Il gruppo di hacker filorussi, NoName057(16), continua i suoi attacchi nei confronti del nostro Paese. Dopo i cyber attacchi di tipo DDoS, distributed denial of service, che si sono verificati ieri e lunedì mattina, oggi sono finite nel mirino del gruppo istituzioni finanziarie ed industrie degli armamenti oltre ad aziende del trasporto pubblico. Tra i colpiti risultano Mediobanca, Nexi, Benelli, Fiocchi, Danieli. Alcuni di questi siti non sono più raggiungibili.
Ieri, invece, una ventina di ministeri, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e diverse aziende del trasporto pubblico sono state bersagliate dagli attacchi. Sono stati compromessi i siti dei ministeri degli Esteri, dell’Economia, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo economico. Lunedì, ad essere stati presi di mira sarebbero stati i siti web di soggetti italiani, riconducibili ai settori dei trasporti, come gli aeroporti di Linate e Malpensa, le Autorità trasporti, i porti di Taranto e Triste, e finanziari come, tra gli altri, Intesa San Paolo.
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Gli attacchi che si sono verificati sono finalizzati a rendere irraggiungibili i siti delle realtà sopracitate che, andati in sovraccarico, hanno smesso di funzionare. L’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale ha immediatamente avvisato i target di questa offensiva, riuscendo quindi a limitare le conseguenze dell’atto. Si tratta, come spiegato da esperti, di attacchi puramente propagandistici, che non intaccano gravemente le realtà colpite.
Le rivendicazioni del cyber-attacco
Lunedì non sono stati registrati impatti effettivi e concreti per ciò che riguarda i servizi erogati al pubblico. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ad ogni modo, ha prontamente avviato l’operazione di supporto e mitigazione alle prime avvisaglie delle azioni degli hacker.
Ciò che renderebbe estremamente inquietanti i cyber-attacchi sono le rivendicazioni dei NoName che citano, tra le altre cose, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alla Russia e al Terzo Reich. Gli hacker hanno definito il Capo di Stato come un “russofobo“.
Le azioni rivendicate, quindi, sarebbero state compiute in risposta al famoso discorso pronunciato a Marsiglia da Mattarella che si era, poi, trovato nel mirino della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Secondo quanto è stato potuto apprendere dalla Acn, i cyber-attacchi, a discapito dei settori di trasporti e finanziari, avrebbero avuto effetti nulli.
Mosca: “Le parole di Mattarella non resteranno senza conseguenze”
Lunedì mattina, la Portavoce Zakharova ha dichiarato apertamente che le dichiarazioni fatte dal Presidente Mattarella in un discorso pronunciato all’Università di Marsiglia la scorsa settimana, non saranno lasciate “senza conseguenze“.
Infatti, nel corso di un intervento sulla tv di Stato russa, la Portavoce della diplomazia russa avrebbe rimarcato che il “Presidente italiano ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze“.
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