Caso Grillo junior, l’avvocato di Corsiglia: “Il processo si gioca sulla credibilità della ragazza”

La giovane sarà riascoltata in aula e risponderà nel controesame alle domande dei legali dei 4 imputati accusati del presunto stupro di gruppo

Redazione
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Dopo l’udienza di ieri, durata di 6 ore, oggi Silvia (nome di fantasia), la presunta vittima di stupro, dovrà rispondere alle domande dei legali dei 4 imputati, tra cui il figlio di Beppe Grillo, comico e fondatore del M5S, accusati del presunto stupro di gruppo.

E’ importante valutare la credibilità della ragazza. Il processo si gioca sull’attendibilità della sua testimonianza. Ci sono degli elementi discordanti tra il racconto della denunciate e le dichiarazioni fatte dall’altra ragazza, anche per quanto riguarda il contenuti dei telefoni“. Queste le parole pronunciate dall’avvocato Gennaro Velle, difensore di Francesco Corsiglia, uno dei quattro giovani imputati. Gli altri ragazzi alla sbarra sono Ciro Grillo, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta.

In particolare ci sarebbero delle versioni discordanti su un presunto bacio avvenuto la notte del 16 luglio 2019 al Billionaire tra Silvia e Ciro Grillo. Lei non ricorda nulla, ma l’avvocato Velle ha dichiarato che “oltre all’altra ragazza ci sarebbe anche un altro testimone che nel locale ha visto il bacio tra i due“.

Per quanto riguarda i tempi della sentenza, a detta dell’avvocato Velle, non saranno brevi.

La testimonianza di Silvia nell’udienza del 7 novembre

Io volevo urlare ma non ci riuscivo. Volevo gridare ma ero come paralizzata“. Con queste parole è iniziata il 7 novembre la prima delle quattro udienze, dove Silvia (nome di fantasia) ha testimoniato davanti ai giudici a Tempio Pausania a Sassari per il processo a Ciro Grillo e ai suoi tre amici accusati di presunta violenza sessuale ai danni della ragazza italo-novegese 23enne, la presunta vittima.

Il presunto stupro di gruppo sarebbe avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 2019, all’interno della villa del figlio del comico e fondatore del M5S Beppe Grillo in Sardegna.

In aula Silvia ha iniziato, con molte difficoltà visto l’evidente stato di agitazione, a ricostruire gli avvenimenti della notte di quattro anni fa. Viste le lacrime e i singhiozzi mentre rispondeva alle domande del Procuratore Gregorio Capasso e il Presidente Marco Contu l’udienza è stata sospesa e ripresa dopo una pausa.

Caso Grillo junior, la prima testimonianza in aula

In aula per la prima volta la testimone-chiave del caso Grillo junior afferma che la ragazza norvegese “La mattina successiva, sempre nel residence, mi disse che l’avevano violentata tutti, così il 22 settembre sono risuonate le sue parole nel Tribunale di tempio Pausania. Dopo due anni, sono riprese le sedute del processo per stupro che vede protagonista il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e i suoi tre amici genovesi Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

Beppe Grillo
Beppe Grillo

I fatti in esame risalgono alla notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Dopo una notte trascorsa al Billionaire, le due ragazze sarebbero state invitate a proseguire la serata nella villa di proprietà della famiglia Grillo, dove sarebbe avvenuto lo stupro.

Il racconto della testimone chiave

“Durante la serata abbiamo bevuto alcol anche in discoteca. Sul tavolo c’erano due bottiglie di vodka ma non è mai mancata la lucidità. Diciamo che non eravamo né sobrie né ubriache. Ho visto Silvia che si appartava con Corsiglia in una camera del residence di Grillo. Ho visto bene perché c’era una tenda e non una porta. Io a quel punto mi sono messa a dormire” ha raccontato la giovane, visibilmente scossa ed in lacrime, al procuratore Gregorio Capasso.

A quel punto si sarebbe consumata la violenza, raccontata dalla vittima all’amica solo qualche ora dopo: “Di notte sono stata svegliata mentre eravamo nel residence e la mia amica singhiozzava e piangeva. La mattina successiva, sempre nel residence, mi disse che l’avevano violentata tutti”.

Un racconto a tratti drammatico ma credo che abbia messo una pietra angolare importante sulla ricostruzione di quanto accaduto – sostiene l’avvocata dell’accusa BongiornoPer la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione dalla viva voce di una delle protagoniste e per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere, e non leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza di queste ragazze: le loro vite sono state sconvolte“.

Secondo i giudici, la testimone sarebbe stata inoltre ripresa e fotografata dagli imputati in atteggiamenti sessuali espliciti, mentre dormiva sul divano

Il materiale, raccolto dagli agenti della polizia il mese successivo la denuncia della giovane italo-norvegese ai carabinieri di Milano il 26 luglio 2019, è stato aggiunto ai fascicoli del processo e mostrato in aula nella giornata di ieri. I filmati e le immagini sono stati accompagnati da alcune conversazioni in cui venivano raccontati i dettagli dello stupro e di quello che era accaduto quella sera nella villa di porto Cervo.

“Una stupidata che non rifarei, anche se voglio ribadire che è stata una cosa goliardica, a mo’ di scherzo” si difendono Ciro Grillo, Capitta e Lauria. Il quarto ragazzo, Corsiglia, non è invece imputato, in quanto sembra stesse dormendo. Gli rimangono contestate invece le accuse di violenza sessuale di gruppo.

Presunto stupro di Silvia, fissate le date di altre quattro udienze

All’udienza del 23 settembre presente anche Silvia (il nome è di fantasia), la presunta vittima della violenza consumatasi nella villa di proprietà della famiglia Grillo. La giovane italo-norvegese è ritornata in Italia dopo quattro anni per assistere alla deposizione dell’ex amica, perché le due ragazze sembra che da quella notte non abbiano più avuto alcun rapporto. Ma Silvia, la ragazza norvegese, non ha potuto assistere alla deposizione in quanto lei stessa è testimone nel processo.

I giudici hanno fissato le date delle udienze successive. La giovane sarà nuovamente ascoltata, in attesa della sentenza definitiva, in una o più date già prefissate: 7 e 8 novembre e 13 e 14 dicembre.

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