Giornata mondiale del cane, il magico legame con l’uomo e la lotta per salvaguardarli

Il 26 agosto si festeggia la giornata mondiale del cane, istituita nel 2004. Da Argo ad Hachiko, passando per Lassie e Laika, ripercorriamo insieme le storie passate alla storia per mettere in luce il legame magico con l'uomo e la necessità di lottare per la loro salvaguardia

Carlotta Desirello
6 Min di lettura

“La fedeltà di un cane ci insegna che l’amicizia può durare per sempre”: questa frase tratta dal film Hachiko descrive al meglio la magia che si crea nel legame tra l’uomo e il suo “migliore amico” per antonomasia. Proprio il 26 agosto si festeggia la giornata mondiale del cane, a ricordare la loro importanza nella nostra vita, ma anche i tanti casi di abbandono e maltrattamento che esistono tutt’oggi.

Colleen Paige e l’istituzione della giornata mondiale del cane

Si tratta del 19esimo anno in cui viene dedicata una giornata al compagno più fedele dell’uomo. La ricorrenza, infatti, è stata istituita nel 2004 da Colleen Paige, esperta di animali domestici ed inizialmente circoscritta ai soli Stati Uniti. L’iniziativa venne apprezzata dagli attivisti di tutto il mondo, tanto che venne ben presto ampliata a livello internazionale.

La data del 26 agosto non è casuale, ma è il giorno in cui la famiglia di Paige adottò il suo primo cane, simbolo che certi momenti rimangono impressi nella mente dell’uomo. La storia che lega uomo e cane ha origini talmente antiche da pensare che sia stato un amore a prima vista, una unione naturale che regala all’amico a quattro zampe una famiglia e all’uomo la lealtà, la sicurezza e un tipo d’amore unico e insostituibile.

Lassie, cane
Lassie

Argo, il compagno speciale di Ulisse

Uno dei simboli che il legame tra uomo e cane ha un’aura speciale fin dall’antichità è da ritrovare nella letteratura, più precisamente nell’Odissea di Omero. Uno dei momenti più toccanti e che restano più impressi nella mente di lettori e studenti è infatti l’incontro di Ulisse con il suo cane Argo, quando l’eroe riesce finalmente a tornare a Itaca. Prima ancora di rivedere la sua Penelope, infatti, il protagonista del poema rincontra il suo fedele compagno, ormai anziano.

Ulisse si trova in condizioni che lo rendono irriconoscibile e, quindi, pronto ad entrare nella reggia. Irriconoscibile per tutti, tranne che per il suo cane, che non esita un istante a capire che si tratta del suo padrone. Argo si gira verso di lui e scodinzola, con la voglia di correre ad accoglierlo, ma con la forza che gli manca data l’età. Un momento reso ancora più toccante dalla morte del cane che avviene subito dopo, segno che aveva aspettato e resistito tutti quegli anni solo per rivedere Ulisse.

Da Hachiko a Lassie, i simboli della lealtà del cane

Un cane non si dimentica mai del suo padrone, un aspetto messo in luce anche dal film Hachiko. Un legame indissolubile quello che si crea tra il cane e il professore Parker Wilson che lo accoglie dopo averlo trovato abbandonato in stazione. Nella pellicola viene raccontata l’evoluzione del rapporto tra i due che culmina con la triste morte dell’uomo a causa di un malore avuto a lezione e il suo fedele compagno che continua ad andare ad aspettarlo in stazione ogni giorno alla solita ora in cui tornava.

La storia di Hachiko, tratta da una storia vera che ha avuto luogo in Giappone, è solo uno degli esempi delle qualità dei cani e del loro rapporto con l’uomo. Simbolica, ad esempio, è diventata Lassie e la sua avventura per tornare dal suo amato padroncino Joe. Oppure Rusty e la sua lotta per la felicità di Jory e Tess. Tutte storie più o meno romanzate che rappresentano quanto siano speciali i cani per gli uomini.

Giornata mondiale dei cani, il caso Laika e la lotta dell’uomo

La giornata mondiale dei cani, però, oltre ad esaltare gli amici a quattro zampe ricorda anche che tutt’oggi bisogna lottare contro il fenomeno dell’abbandono e dei maltrattamenti e lottare per la loro adozione dai rifugi e dai canili. Aspetti di cui spesso ci si dimentica, ma che rattristano il cuore di tutti quando vengono messi in luce. Ne è un esempio il caso di Laika, il primo animale ad andare nello spazio a bordo della capsula sovietica Sputnik-2.

La cagnolina, il cui destino pare fosse già scritto dall’inizio, morì ben presto suscitando tristezza e proteste contro l’utilizzo degli animali a scopi scientifici. Al di là delle opinioni in merito, certo è che la vicenda ha toccato il cuore degli uomini, che se avessero potuto avrebbero salvato la piccola Laika. Per questo motivo, continuare a sensibilizzare su temi per i quali invece si può agire, come quello dell’abbandono o dei maltrattamenti, è fondamentale per regalare agli amici a quattro zampe la stessa felicità che conferiscono a noi.

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