Giorgia Meloni ha portato a processo Fabrizio Corona per diffamazione a causa di un articolo della sua testata, Dillingernews.it, dove l’ex re dei paparazzi sosteneva che il Presidente del Consiglio avesse un “legame affettivo” con il deputato di Fratelli d’Italia Manlio Messina.
Entrambi i politici si sono costituiti come parte civile per diffamazione aggravata nel processo iniziato oggi. Secondo l’accusa, Corona ha dato una notizia falsa, pur sapendone “l’infondatezza“. Dunque dovrà rispondere all’accusa di diffamazione.
Giorgia Meloni accusa Fabrizio Corona di diffamazione: cos’è successo
Secondo l’accusa, Fabrizio Corona ha diffusa “la notizia falsa“, nonostante fossero state fatte “verifiche da cui ne emergeva la assoluta infondatezza”. Pare anche che l’ex re dei paparazzi abbia creato “fotografie false” diffuse tramite un articolo pubblicato da Luca Arno per la testata di Corona, Dillingernews.it. Successivamente il procuratore Marcello Viola, con Letizia Manella e il pm Giovanni Tarzia hanno citato a giudizio l’ex re dei paparazzi.
Dunque Giorgia Meloni e Manlio Messina si sono costituiti come parte civile nel processo, seguiti dai legali Luca Libra e Mattia Serpotta. L’udienza ci sarà il prossimo 31 marzo per la fase dell’ammissione delle prove.
Le parole dell’avvocato di Fabrizio Corona
Ivano Chiesa, avvocato di Fabrizio Corona, sostiene che questa accusa sia infondata, dato che non sussiste diffamazione. Secondo lui è mero gossip e, dato che quando è uscita la notizia, la Meloni aveva già chiuso la relazione con Giambruno, non ci sarebbe gravità.
“Oggi ho detto al Tribunale che doveva pronunciare già una sentenza pre-dibattimentale senza affrontare il processo perché il fatto non sussiste – ha detto l’avvocato Chiesa-. Attribuire a una persona adulta una potenziale relazione con un uomo non è diffamazione, è solo gossip. Meloni tra l’altro aveva anche già lasciato Giambruno e la frase era ‘Sarà lui l’uomo che potrà riportare la felicità nel cuore della Premier?’. Cosa c’è di offensivo in tutto questo? Faccio fatica a capirlo“.
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