Giorgetti, Giorgetta e i tre euro ai pensionati

Conversazione con una pensionata da “Lando” premiata salumeria

Maurizio Bianconi
3 Min di lettura

Spesso vado a fare la spesa e ciarliero come mi piace essere non disdegno le due chiacchiere nelle botteghe in attesa del nostro turno. L’altro giorno una signora mia coetanea o giù di lì, interruppe una mia considerazione poco apologetica sul governo e mi apostrofò: Ma se aumentano le pensioni minime, perchè dice che è un governo delle banche e della finanza? L’ha sentita Giorgia (e quando la chiamò per nome capii il legame fra loro ndr) che ha detto aumenterà le minime perchè con 600 euro al mese non si può vivere?”.

Io non sono bravo coi numeri, meglio coi concetti, le logiche, le traiettorie anche della finanza e dei bilanci. Ma quando devo scendere sui numeri son costretto a prendere carta e penna ( letteralmente) e impiegare molto molto tempo. Da’ culo di pietra’ come sono finchè i conti non mi tornano non smetto. E comunque girassi le previsioni ( con o senza sanità e con impossibili fonti di futura entrata) lo spazio nelle tragiche e mortifere logiche di Giorgetti e Giorgetta per un aumento delle pensioni minime non lo trovavo.’ Risposi: “Signora se ci sarà sarà al massimo di 1,2euro‘. Lei vistosamente irritata mi smusò “Ho capito perchè ha smesso con la politica, mi scusi sa , ma lei non ci capisce niente. Giorgia non prende in giro la gente.’

Non le risposi per quegli episodi di buona creanza che talvolta mi assalgono. E rimasi in attesa del mio turno in un silenzio generale degli avventori, che perlopiù conoscendomi, attendevano una reazione ben diversa. Comunque la mia interlocutrice aveva ragione. L’aumento non sarà così esiguo. Non saranno 1 o 2 ma ben 3 euro. Più che una promessa mancata questa è un’elemosina offensiva, che non merita neppure il rispetto di un commento. L’unica considerazione da confermare è come che questo paese abbia un bisogno quasi fisico di essere preso per il culo. Dal mondo migliore di Stalin, alle novelle finite malissimo della dc, alle bugie gioiose di Silvio, alle vivide cazzate dell’underdog a la page.

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