Friuli Venezia Giulia, terremoto di magnitudo 4.1: si temono danni strutturali

Il sisma si è verificato intorno alle 22:19 con epicentro tra Udine e Pordenone. Non si registrano vittime o feriti, ma sono in corso i controlli su presunti danni ad edifici e abitazioni

Redazione
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Intorno alle 22:19 di ieri sera in Friuli Venezia Giulia si è verificato un sisma di magnitudo 4.1, con epicentro a 5km da Socchieve, in provincia di Udine, e di Tramonti di Sopra, in provincia di Pordenone. Un terremoto di forte intensità che ha allarmato la popolazione, come dimostrano le decine di telefonate ricevute dai vigili del fuoco e le centinaia di persone che si sono riversate in strada, nel tentativo di fuggire dalle trappole mortali in cui avrebbero potuto trasformarsi le loro abitazioni.

Finora non è stata denunciata alcuna vittima o alcun ferito, ma si temono danni strutturali ad edifici e abitazioni, che potrebbero rivelarsi pericolose per i cittadini, anche in vista di possibili scosse di assestamento, come quella registrata alle 22:45 di magnitudo 2.1. Alle 3:36, poi, una terza scossa di assestamento di 2.7 di potenza è stata registrata dall’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia). In totale le scosse successive al sisma principale sono state sei. Il sisma è stato avvertito in tutta la Regione, così come in Veneto, Trentino Alto Adige e nelle confinanti Austria e Slovenia.

Ai microfoni di RaiNews24, il sindaco di Socchieve Coriglio Zannier ha dichiarato: “Abbiamo sentito un botto tremendo e abbiamo avuto tanta paura. È mancata la luce per alcuni minuti“. Anche il primo cittadino avrebbe confermato l’assenza di vittime o feriti, parlando di “qualche caduta di tegole“.

Friuli Venezia Giulia, i timori per i danni strutturali

A seguito delle diverse scosse di terremoto registrate nella notte in Friuli Venezia Giulia i sindaci delle zone maggiormente colpite effettueranno una serie di controlli sul territorio per scongiurare la presenza di danni strutturali agli edifici e alle abitazioni. I primi cittadini, quindi, accompagneranno i tecnici della Protezione civile, che dovranno occuparsi dell’individuazione dei danni.

In particolare, saranno monitorati gli edifici abbandonati che proprio a causa del loro stato di disuso potrebbero aver subito danni maggiori. Si temono poi, oltre ai danni alla statica, anche problematiche legate ai  tetti e alle tegole, che potrebbero rivelarsi pericolose per la popolazione. Per ora i vigili del fuoco dei due Comandi interessati non hanno ricevuto alcuna richiesta di intervento ma sono allerta per compiere eventuali ispezioni su segnalazione delle istituzioni e dei cittadini.

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