Il treno Frecciarossa, partito da Venezia alle 17, procedeva senza intoppi fino a poco dopo le 19, quando, superata la stazione di Brescia, si è fermato improvvisamente all’altezza di Casirate d’Adda. Nei vagoni il caldo è diventato rapidamente insopportabile, con molti passeggeri che hanno iniziato a lamentare un forte disagio. “Siamo al buio da allora, senza aria condizionata e il caldo aumenta sempre di più” ha raccontato un passeggero.
4 ore di stress a bordo del treno bloccato
Il personale di bordo ha cercato di alleviare la situazione distribuendo acqua e snack, ma le condizioni a bordo sono rimaste critiche. “Non possiamo scendere dal treno, né aprire le porte per far passare un po’ d’aria” ha dichiarato un altro passeggero al Tgr Lombardia. Le telefonate ai numeri di emergenza di Trenitalia si sono moltiplicate, ma la situazione sembrava rimanere senza soluzione.
Verso le 21:30, Trenitalia ha finalmente approntato un locomotore di soccorso, ma il treno ha continuato a procedere molto lentamente, fermandosi nuovamente dopo poco. I passeggeri, sempre più esasperati, hanno cercato aiuto contattando anche i carabinieri e le ambulanze. “Una sofferenza vedere anziani e bambini al limite” ha commentato un passeggero.
Solo intorno alle 23 è giunto un altro convoglio che ha permesso ai passeggeri di raggiungere finalmente Milano verso mezzanotte. Una volta arrivati alla Stazione Centrale di Milano, i viaggiatori hanno trovato ad attenderli personale di Trenitalia pronto a prestare ulteriore assistenza.
Una valanga di polemiche contro trenitalia
L’incidente ha sollevato numerose critiche e domande sulla gestione dell’emergenza e sulla manutenzione dei treni ad alta velocità. Molti passeggeri hanno espresso il loro disappunto sui social media, chiedendo risposte e soluzioni affinché simili disagi non si ripetano in futuro. “È inaccettabile che nel 2024 si possano vivere situazioni del genere su un treno ad alta velocità” ha twittato un viaggiatore.
Trenitalia, da parte sua, ha dichiarato di aver attivato immediatamente l’intervento di soccorso e di aver fatto tutto il possibile per assistere i passeggeri sia a bordo durante il fermo, sia alla Stazione Centrale di Milano. Tuttavia, le spiegazioni fornite non sono state sufficienti per placare l’insoddisfazione dei viaggiatori, molti dei quali hanno richiesto rimborsi e risarcimenti per il disagio subito.
