Caso La Russa jr: la difesa nomina consulente per analisi telefono

Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato, è stato denunciato per violenza sessuale da una 22enne a Milano

Redazione
7 Min di lettura

Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa è stato denunciato per violenza sessuale da una 22enne. Il fatto sarebbe accaduto il 18 maggio scorso dopo una serata in discoteca a Milano.

Caso La Russa: la mossa della difesa

La difesa di Leonardo Apache La Russa è pronta a nominare un proprio consulente tecnico per eseguire le analisi informatiche sul telefono sequestrato. Dopo l’estrapolazione della copia forense del telefono del ragazzo, che si svolgerà negli uffici della Questura e nell’ultimo giorno utile prima della sospensione dei termini di indagine per la pausa estiva, i pm selezioneranno delle parole chiave per andare a cercare file, messaggi e immagini utili.

La Russa junior, si è messo subito a disposizione per essere interrogato e chiarire. La difesa nominerà consulenti in tutte le fasi in cui ci sarà necessità. Si attendono aggiornamenti.

Caso La Russa: inquirenti al lavoro sui video della serata

Nuove svolte sul caso La Russa. Gli inquirenti indagano per violenza sessuale su Leonardo Apache e l’amico deejay Tommaso Gilardoni. Al vaglio delle indagini ci sono i filmati amatoriali girati all’interno del locale Apophis di Milano la notte tra il 18 e il 19 maggio. Allo stesso scopo proseguono le audizioni dei ragazzi che erano presenti nel locale.

Caso La Russa, indagato anche il dj amico di Leonardo Apache

Tommy Gilardoni, 24 anni, accusato di violenza sessuale, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano. Era stato identificato ieri sera dagli investigatori. Il 24enne amico di Leonardo Apache era uno dei dj della festa all’Apophis e avrebbe poi dormito a casa dell’amico

In base al racconto della ragazza che ha sporto denuncia, entrambi i giovani avrebbero abusato di lei la notte tra il 17 e il 18 maggio, dopo una serata passata in un locale a Milano. L

La notizia è stata anticipata dal quotidiano La Verità e poi confermata da fonti qualificate.

Caso La Russa, accertamento irripetibile la copia del cellulare

La copia forense del cellulare nella esclusiva disponibilità di Leonardo Apache, avverrà con la formula dell’accertamento irripetibile e sarà fissata per la prossima settimana. Il cellulare è stato sequestrato ieri nel tardo pomeriggio senza la sim card.

Da quanto si apprende, le operazioni tecniche, avverranno quasi sicuramente alla presenza anche di un consulente nominato dalla difesa del giovane. Da concordare le parole chiave con cui cercare i contenuti utili all’inchiesta e verranno escluse immagini, conversazioni e tutto ciò che è coperto da garanzie costituzionali.

Procura sequestra telefono a Leonardo La Russa

La procura di Milano ha sequestrato il telefono di Leonardo Apache La Russa, che l’ha già consegnato alla Polizia. Il decreto di sequestro, come anticipa Il Fatto, riguarda il cellulare e la scheda telefonica. Secondo fonti investigative la ricerca all’interno del dispositivo verrà fatta dalla polizia giudiziaria con precise parole chiave per cercare di ricostruire le eventuali interazioni a partire dal 19 maggio scorso, quando ci sarebbe stata la presunta violenza.

La Russa: identificato l’amico di Leonardo Apache

‘Nico’ il deejay è stato identificato, ma non indagato. L’amico di Leonardo Apache La Russa, il quale avrebbe partecipato alla serata che è costata al terzogenito 21enne del presidente del Senato Ignazio una denuncia per violenza sessuale.

Secondo il racconto della 22enne: “Leonardo e il suo amico avevano avuto in rapporto con me e mia insaputa. Leonardo mi dichiarò che Nico si era fermato a dormire in un’altra stanza in medesimo appartamento” si legge nella denuncia del 29 giugno scorso. L’eventuale iscrizione nel registro degli indagati del deejay trasformerebbe il reato in violenza di gruppo.

La Russa: la 22enne ai pm

Lunedì prossimo, 10 luglio, la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa sarà sentita dai pm. La ragazza è assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto. Si attendono ulteriori aggiornamenti sul caso che coinvolge il terzogenito del presidente del Senato Ignazio La Russa.

La Russa: la denuncia della ragazza

La Procura di Milano ha affidato l’inchiesta al pm Rosaria Stagnaro coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella. Il Corriere della Sera lancia la notizia: la ragazza è assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto ed ha raccontato i fatti. Il 18 maggio intorno a mezzanotte era in una discoteca nel centro di Milano con una amica e lì ha incontrato Leonardo, che in passato era stato suo compagno di scuola. Dopo una bevuta, ha riferito di non ricordare nulla, ma di essersi svegliata confusa e nuda nel letto del ragazzo verso mezzogiorno.

Il figlio di La Russa avrebbe spiegato alla 22enne come siano arrivati in casa con la sua macchina e che il rapporto sessuale fosse stato sotto effetto di stupefacenti. “Un suo amico – che dormiva in un’altra stanza – aveva avuto un rapporto con me a mia insaputa” ha aggiunto la ragazza che riferisce di non averlo mai visto.

Uscita dalla casa di La Russa, ha preso l’indirizzo e ha chiamato la madre che l’ha convinta a farsi visitare alla clinica Mangiagalli dove le hanno riscontrato una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e positività alla cocaina che aveva assunto prima di andare in discoteca.

La Russa: la difesa del terzogenito

Il legale dalla famiglia La Russa è Adriano Bazzoni. L’avvocato spiega come Leonardo non costrinse la ragazza ad avere rapporti, bensì era “d’accordo nel trascorrere il dopo discoteca con il mio assistito, liberamente andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino al mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente“.

Il legale di La Russa dichiara: “Leonardo è molto scosso ed esclude che la ragazza possa aver detto qualcosa del genere nei suoi confronti, così come esclude di aver avuto rapporti insieme ad una terza persona. Quanto a quello che la ragazza avrebbe consumato, non solo esclude di averglielo offerto, ma, qualora si vedesse attribuire questo tipo di condotta, si vedrebbe costretto a sporgere denuncia. E’ stata una scelta condivisa di trascorrere la serata insieme“.

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