Ferragosto e feste in spiaggia: si possono accendere i falò?

A Ferragosto è tipico fare falò sulle spiagge e passare una serata con gli amici, ma è necessario fare attenzione alle norme previste da ogni comune

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Oggi ricorre Ferragosto, la festa più calda dell’estate, con gli italiani che festeggiano in ogni modo e in ogni luogo dello Stivale per dimenticarsi della vita frenetica del resto dell’anno e respirare un po’ di leggerezza estiva. Per chi decide di passare una serata tra amici sulla spiaggia a cantare con la chitarra tra birra e falò, ci sono alcune considerazioni da tenere in conto per non rischiare di incorrere in multe salate.

Ferragosto, falò
Ferragosto, falò

Ferragosto: i falò

Generalmente i falò in spiaggia sono vietati e quindi ci sono restrizioni e regolamentazioni comunali che hanno l’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica, ambientale e la salute delle persone. Soprattutto in estate, quando il rischio di incendi è elevato, può essere molto pericoloso accendere un fuoco in spiaggia, sia perché si rischia di rovinare e bruciare l’ambiente circostante, sia perché si possono mettere in pericolo le vite delle persone.

Quindi se si decide di accendere i falò bisogna adottare delle precauzioni per evitare incidenti come incendi e per non danneggiare il suolo e le acque marine con fumo e ceneri. Accendere fuochi in spiaggia senza autorizzazione può essere considerato abuso del demanio marittimo e per questo sono previste sanzioni amministrative. Il falò può essere fatto solo in aree attrezzate e sotto la supervisione delle autorità.

Regole per i falò dipendono dai comuni

Ogni comune decide autonomamente la regolamentazione da applicare ai falò, quindi è fondamentale consultare il regolamento comunale prima di organizzarsi con gli amici in spiaggia. Soprattutto in località turistiche i falò sono assolutamente vietati per motivi di sicurezza e tutela ambientale. Accendere un falò non rispettando il divieto può portare a sanzioni salate.

In Toscana la situazione è questa: in provincia di Grosseto e Livorno e a Forte dei Marmi c’è il divieto di accendere fuochi di qualsiasi genere. In Sardegna è vietato accendere fuochi e svolgere attività pirotecniche in assenza delle prescritte autorizzazioni delle Autorità competenti. In Calabria anche c’è il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco. In Campania fino alla chiusura della stagione estiva – 30 settembre – è vietato accendere falò, così come fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta dotate di fiamme libere, fumare o compiere altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. Le multe per le trasgressioni dipendono dal comune, ma si aggirano in genere intorno ai 500€.

Reato di incendio

Nel caso il falò dovesse diventare un incendio, è possibile essere accusati di incendio doloso o colposo e il Codice Penale prevede una reclusione dai 3 ai 7 anni per chiunque provochi un incendio. La differenza importante da tenere in mente è però quella tra fuoco e incendio: “si ha incendio solo quando il fuoco divampi irrefrenabilmente, in vaste proporzioni, con fiamme divoratrici che si propaghino con potenza distruttrice, così da porre in pericolo l’incolumità di un numero indeterminato di persone”. Nel caso in cui il falò non sia stato acceso con precauzioni e diventi un fuoco intenso e diffuso così tanto da mettere in pericolo le persone, si dovrà rispondere al reato di tentato incendio doloso.

Controlli autorità

Proprio durante Ferragosto i controlli delle autorità vengono intensificati proprio per evitare che un piccolo falò possa provocare danni a cose e persone. E anche nel caso in cui il falò sia permesso bisogna sempre rispettare rigide norme di sicurezza, come mantenere una distanza di sicurezza dalle strutture, avere a disposizione estintori o secchi d’acqua, e spegnere completamente il fuoco prima di abbandonare l’area.

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