Chiara Ferragni rinviata a giudizio: quali sono le accuse contro l’influencer?

"Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno”, queste le parole di Chiara Ferragni dopo la notifica del suo rinvio a giudizio per la presunta truffa riguardo alla vicenda del pandoro Balocco e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi

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Non c’è pace per Chiara Ferragni. Gli avvocati dell’influencer digitale hanno infatti ricevuto un rinvio a giudizio per la loro cliente, riguardante il caso delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e del Pandoro gate, con l’accusa di truffa aggravata. La notizia è giunta a pochi mesi di distanza dalla chiusura delle indagini preliminari, riguardanti le operazioni commerciali anche sul caso del pandoro Balocco Pink Christmas.

Prima di ottobre, le indagini “avevano permesso di ricostruire la pianificazione della diffusione di comunicazioni di natura decettiva, volte a indurre in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche“. Il profitto ottenuto da Chiara Ferragni, secondo la ricostruzione delle indagini, era di più di 2 milioni e 200 mila euro.

Le parole dei legali della Ferragni

Chiara Ferragni su Instagram
Chiara Ferragni

Gli avvocati dell’influencer, che si sono espressi immediatamente, sostengono la non rilevanza penale della vicenda, oltre al fatto che ogni tipo di profilo controverso sia stato risolto ed affrontato dinanzi l’Agcm. Gli stessi, continuando, affermano che “l’interlocuzione con i pm non ha avuto l’esito auspicato” e che dunque la Procura ha preferito rinviare a giudizio la decisione, nonostante i legali stessi sostengano la mancanza di condotte di reato e di condizioni di procedibilità. A tal proposito sottolineano: “L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”.

Chiara Ferragni: “Sono pronta a lottare”

Anche Chiara Ferragni si è espressa personalmente, dichiarando che non credeva fosse necessario un processo per dimostrare la sua innocenza. L’influencer digitale ha infatti affermato: “Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”.

Lo scorso ottobre, oltre all’influencer, la chiusura dell’inchiesta ha riguardato anche Fabio Damato, suo ex collaboratore, Franco Cannillo di Dolci Preziosi e Alessandra Balocco dell’azienda del pandoro. Ad oggi la citazione diretta della Procura coinvolge tutti i nomi appena citati. L’accusa che sussiste è per tutti quella di truffa aggravata.

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