Fedez-Beppe Sala: la replica del sindaco al dissing

"Milano brucia, uno stupro ogni venti ore, lui influencer con fascia tricolore": Fedez dissa il sindaco Beppe Sala e la risposta è immediata

Redazione
3 Min di lettura

Fedez a Real Talk ha fatto un dissing rivolto anche al sindaco di Milano Beppe Sala: “Milano brucia, uno stupro ogni venti ore, lui influencer con fascia tricolore“. A ciò il primo cittadino milanese ha subito risposto, un po’ stizzito.

Alla fine della presentazione del programma espositivo del 2025, Beppe Sala ha commentato così: “Io non so cosa dire, non mi sembrava che Fedez avesse contribuito alla sicurezza milanese, se vogliamo dirla tutta. E la chiudo qui“.

La controrisposta di Fedez a Beppe Sala

Il rapper non ha lasciato che le parole del primo cittadino andassero al vento, ed ha così risposto con una story Instagram: “E’ il tuo lavoro, non il mio“. Per ora, Sala non ha risposto, ma non si aspettava di essere nel mirino del rapper.

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Infatti, qualche anno fa, a Fedez e Chiara Ferragni era stato consegnato anche l’Ambrongino d’oro per meriti, dopo aver aiutato la città di Milano (e non solo) durante il periodo della pandemia Covid. Nonostante ciò, ad oggi, il rapporto tra i due non è dei migliori tanto che l’artista è arrivato a citarlo in uno dei suoi dissing di cui è protagonista anche Chiara Ferragni.

Le critiche di Fedez a Beppe Sala

Ciò che il rapper critica al sindaco è il fatto di non tutelare i cittadini, in primis a causa della poca sicurezza che c’è. Infatti, i numeri delle molestie sessuali e degli stupri che avvengono nel capoluogo lombardo sono davvero preoccupanti. Dunque, Fedez sostiene che al sindaco piaccia più stare in prima linea durante gli eventi pubblici, anziché cercare di risolvere situazioni importanti.

Se da una parte la critica del rapper può essere costruttiva, dall’altra il sindaco non ha apprezzato il fatto che a farla sia stato proprio Fedez che, nell’ultimo anno, ne ha combinate di ogni e non è stato “un esempio da seguire“. Però l’ex di Chiara Ferragni sostiene che lui è in una posizione diversa e dunque ha meno responsabilità rispetto ad un primo cittadino e lui, da milanese, sostiene di essere libero di criticarlo.

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