Febbre Dengue, la prima vittima in Italia: come riconoscere i sintomi

La donna era tornata da poco da un viaggio in Thailandia, dove ha contratto la Febbre Dengue, ed era affetta da altre patologie gravi

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La prima vittima da Febbre Dengue in Italia riaccende gli allarmismi, riportando alla mente quel marzo 2020 in cui la situazione del Covid-19 iniziò a farsi più seria. Stavolta, però, ci troviamo in un contesto completamente diverso. Siamo di fronte ad una malattia che non prevede il contagio diretto tra esseri umani ma che è trasmessa attraverso la puntura di una zanzara, che a sua volta aveva già punto un infetto.

Ad oggi, i casi di Febbre Dengue registrati in Italia sono 77 e sono tutti guariti o in via di guarigione. Ma ieri, 17 novembre, a Fucecchio in provincia di Firenze, una donna ha perso la vita dopo aver contratto la malattia esotica.

Febbre Dengue, primo decesso in Italia

La donna di 50 anni era da poco tornata da un viaggio in Thailandia, come rende noto l’Asl Toscana Centro, dove probabilmente ha contratto la malattia attraverso una infida puntura di zanzara.

Dopo i giorni di incubazione della malattia, sono sopraggiunti i primi sintomi e il quadro generale dello donna è peggiorato velocemente. Non c’è stato nulla da fare per la cinquantenne, la cui situazione è diventata grave anche a causa di altre patologie di cui soffriva. Un destino crudele che però ha messo in pericolo, non solo i famigliari della donna, ma anche i suoi colleghi. La 50enne, infatti, prima del ricovero all’ospedale fiorentino di Careggi si è recata a lavoro in una conceria di San Miniato, nonostante i sintomi e il dubbio di una malattia infettiva tropicale.

Ora, per evitare ulteriori contagi, i sindaci di Fucecchio e San Miniato hanno deciso di predisporre una disinfestazione straordinaria nelle zone in cui la donna risiedeva e lavorava. Lo scopo è eliminare il maggior numero di zanzare possibili che potrebbero aver punto la donna e quindi essere pronte a trasmettere il virus ad altri.

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Febbre Dengue, necessaria la disinfestazione

Come eliminare le zanzare veicolo della malattia

I comuni in cui sono stati registrati più casi, ovvero Roma, Firenze, Lodi e Latina, hanno predisposto una serie di consigli e raccomandazioni per la popolazione per aiutare nella lotta sistematica alle zanzare.

Innanzitutto, è necessario eliminare tutte le fonti d’acqua scoperte nelle vicinanze dei centri abitati. Si fa riferimento anche ai contenitori utilizzati per la raccolta di acqua piovana nelle campagne, che devono essere chiusi con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere. Va prestata un’attenzione particolare anche alle grondaie e i tombini da disostruire e gli abbeveratoi degli animali che vanno quotidianamente lavati. Non vanno sottovalutati neanche i vasi e i sottovasi, sia nelle abitazioni che nei cimiteri.

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Febbre Dengue, fonti d’acqua da pulire

Insomma, per evitare scocciature da zanzare bisogna eliminare fonti d’acqua stagnanti, che sono proprio l’habitat naturale di questi fastidiosi insetti. Nel caso in cui, però, anche questo non sia abbastanza l‘Istituto Superiore di Sanità ha stilato una lista di accortezze da seguire per evitare di contrarre la malattia e per informarsi sull’evoluzione dei contagi.

Come riconoscere i sintomi della Febbre Dengue?

Non bisogna in alcun modo creare allarmismi: una puntura di zanzare non equivale ad aver contratto la Febbre Dengue, ma nelle località in cui si è verificato un contagio è possibile circolino zanzare infette. Per questo è fondamentale capire quali siano i sintomi da tenere sotto controllo.

Dopo la puntura dell’insetto la malattia rimane latente nel corpo umano per meno di una settimana, il cosiddetto periodo di incubazione, per poi iniziare a manifestare i primi sintomi. Solitamente la malattia si presenta con febbre, anche molto alta, seguita da forti dolori muscolari, nausea, vomito, forti emicranie e possibili rush su tutto il corpo.

In alcuni casi, solitamente più gravi, la malattia può insorgere sotto forma di febbre emorragica, con emorragie in diverse parti del corpo che possono portare al collasso o addirittura alla morte. Nei bambini i sintomi sono meno gravi e spesso si presentano con una semplice febbre.

Non esiste una cura vera e propria per questa infezione, ma si procede solitamente con antibiotici e medicinali per abbassare la temperatura corporea. La guarigione completa avviene dopo circa quindici giorni.

Anche la Febbre Dengue in Italia è figlia del cambiamento climatico, che alzando le temperature medie globali, permette alle zanzare di sopravvivere anche durante l’inverno e ovviamente permette la proliferazione di virus e batteri.

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