Emis Killa indagato per inchiesta Ultrà: quali sono le accuse contro il cantante

Fulmine a ciel sereno nel mondo della musica: indagato Emis Killa per associazione a delinquere. Per lui anche un Daspo di tre anni

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Emis Killa sarebbe finito nel registro degli indagati del filone d’inchiesta denominato “Doppia Curva” della Direzione distrettuale antimafia, la quale sta approfondendo le indagini sugli affari criminali che coinvolgono gli ultrà di Milan e Inter. Le indagini, a fine settembre, portarono al reset delle tifoserie di Milano e un’emissione clamorosa di 19 misure cautelari che fecero scoppiare nuovamente le polemiche sul delicato rapporto tra curve e mondo criminale.

I rapporti di Emis Killa con il mondo ultrà

Il cantante, sfegatato tifoso del Milan, sarebbe stato identificato mentre malmenava uno steward a San Siro, l’11 aprile dell’anno scorso prima di Milan-Roma, insieme ad altri 14 tifosi appartenenti al tifo caldo rossonero. Oltre a ciò, secondo gli inquirenti, avrebbe tessuto rapporti con i fratelli Lucci, ex capi della Curva sud milanista e arrestati nell’ambito dello stesso filone, e Fabiano Capuzzo, socio in affari del rapper con cui gestisce una barberia a Monza, anch’esso arrestato per i medesimi fatti di fine settembre.

Per il rapper anche un Daspo

Per Emis Killa, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, è stato emesso anche l’ordine di un Daspo, ovvero il divieto di assistere alle manifestazioni sportive, per una durata di tre anni da parte del questore di Milano, Bruno Megale. Il cantante, nonostante sia entrato di diritto nell’inchiesta giudiziaria, potrà comunque partecipare, per adesso, al Festival di Sanremo con la sua canzone “Demoni”. Una decisione che inevitabilmente porterà ad uno strascico di polemiche, in attesa di ulteriori sviluppi e delle parole, attese, dallo stesso rapper.

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