L’emicrania è una malattia prevalentemente femminile e costituisce un disturbo invalidante e sono sempre di più le donne che soffrono di attacchi di questo forte mal di testa. Un gruppo di lavoro composto da Fondazione Onda e Anircef si sta occupando del problema e oggi ha presentato i risultati preliminari alla Camera dei Deputati. Lo scopo delle fondazioni è quello di sviluppare un modello di gestione dell’emicrania, che tenga conto di alcuni aspetti peculiari del genere femminile. Un percorso di cura, questo l’obiettivo, che sia rapido e efficace.
Emicrania e i numerosi i fattori collegati
Secondo quanto afferma l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), l’emicrania rappresenta la terza malattia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano. Questo doloroso mal di testa è però considerato un problema prevalentemente femminile vista l’incidenza con cui colpisce le donne che soffrono di mal di testa fino a 4 volte più degli uomini.
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Le cause di questa differenza sono da ricercare tra i fattori ormonali, comportamentali e genetici che rendono il cervello delle donne più sensibile al dolore emicranico. Infatti l’emicrania tende a fare la sua prima apparizione dopo il menarca, per poi seguire gli andamenti delle fluttuazioni ormonali femminili.
Emicrania, l’incontro alla Camera
“Sempre più studi dimostrano la diversità tra uomini e donne rispetto alla sensibilità e all’incidenza di diverse malattie o patologie, tanto che la stessa Oms sottolinea sempre più la necessità di un approccio alla salute tramite la medicina di genere – evidenzia l’onorevole Ilenia Malavasi, Commissione Affari sociali della Camera – che tiene anche conto degli effetti sulla salute degli stili di vita (fumo, alcol, alimentazione, attività fisica, peso corporeo, contesto socio-culturale e ambientale), poiché anche questi fattori hanno un forte impatto sullo sviluppo e l’evoluzione delle malattie“.
Emicrania, l’impegno delle fondazioni
“Il progetto rappresenta un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne” ha dichiarato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. “Un modello bio-psico-sociale” questo l’obiettivo del gruppo, mettere a punto un modello che tenga conto di tutti le fasi vitali della donna, dalla giovinezza alla senilità, dalla pre-adolescenza alla menopausa.
“Nella donna l’emicrania compare generalmente dopo la prima mestruazione raggiungendo il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita. I sintomi tendono a migliorare nel corso del secondo e terzo trimestre di gravidanza, per poi riaffiorare dopo il parto e l’allattamento. La scomparsa dell’emicrania con la menopausa è tutt’altro che la regola, in un terzo delle donne persiste in forma immodificata” spiega una nota. Una nuova organizzazione nell’assistenza dell’emicrania, per ricavare un modello di trattamento che tuteli le donne di ogni età, questo l’obiettivo di Onda e Anircef.
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