La situazione in Parlamento si fa sempre più calda, ma stavolta non si discute di scioperi, ma di carne sintetica. Il ddl che vide la produzione e la commercializzazione della cosiddetta “carne coltivata” è oggi in discussione alla Camera, ma sembra che fuori dalle Aule, stia avvenendo lo scontro principale.
Fuori dal Parlamento, infatti, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, si lanciato furiosamente contro Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, per spintonarlo energeticamente.
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Il motivo? I Parlamentari di +Europa si sarebbero detti favorevoli alla commercializzazione della carne prodotta artificialmente.
Le testimonianze dell’agguato a Della Vedova
Una delegazione di parlamentari di +Europa si trovava appena fuori da Palazzo Chigi, armata di cartelli a favore della carne sintetica, pronti a manifestare contro la decisione che stava per essere presa in Aula.
Il tema della carne era in discussione proprio in quegli istanti all’interno della Camera, ma secondo il partito l’approvazione del ddl punirebbe i progressi scientifici.
Ettore Prandini, presidente dell’associazione Coldiretti- che per prima si è fatta portabandiera della lotta contro la carne coltivata – non è più riuscito a trattenere la rabbia. Secondo chi era presente avrebbe iniziato a marciare furiosamente in direzione del gruppetto di Parlamentari per poi raggiungere il loro esponente.
A quel punto la situazione è degenerata ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine, costrette ad allontanare i due uomini.
Prandini, infatti, avrebbe iniziato a spintonare Della Vedova, urlando: “Delinquenti! Delinquenti!“. I deputati di +Europa non hanno esitato a riprendere la scena, che in poco tempo ha fatto il giro del web. Non accade tutti i giorni di poter assistere ad una rissa fuori da Palazzo Chigi, soprattutto se tra i protagonisti c’è un Parlamentare.
Un episodio vergognoso che ha calato un velo cupo sulla politica italiana, che anche oggi ha fatto parlare di sé per i motivi sbagliati.
Chieste le dimissioni di Prandini e pronta la denuncia di Della Vedova
“Sono stato aggredito fisicamente dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che mi ha definito un delinquente. Dopo i suoi comportamenti non può sicuramente continuare ad essere presidente di una organizzazione così importante come la Coldiretti“, questo il commento a caldo di Benedetto della Vedova, ancora sconvolto e soprattutto irato dopo l’aggressione subita. Sembrerebbe già pronto a sporgere denuncia contro quello che definisce “un accadimento intollerabile“.
“Un’aggressione squadrista“, così invece l’hanno definita i colleghi di +Europa, sconvolti dall’accaduto. “Oggi siamo stati vittime di una gravissima aggressione fisica da parte di Coldiretti e del suo presidente Prandini che è persino arrivato a spintonare e insultare il collega Della Vedova. – commenta uno dei deputati di +Europa- Meloni e Lollobrigida devono condannare le azioni di Prandini che non può mantenere il suo ruolo“.
I parlamentari che hanno deciso di commentare l’accaduto, brandiscono ancora i cartelli pro carne sintetica che recitano frasi come: “Coltivate ignoranza, il divieto della carne coltivata è antiscientifico“. Sono, però, frasi come questa che hanno fatto perdere la testa a Prandini, il quale ha deciso di dare sfogo alla sua ravvia, scagliandosi contro Della Vedova.
Le giustificazioni di Prandini
Anche il presidente di Coldiretti ha commentato l’accaduto , definendolo “un diverbio“. “Sono andato da lui per parlare e per dirgli quello che pensavo della sua persona. Poi c’è stata qualche spinta, ma niente di più. Ora sta strumentalizzando quello che è accaduto per avere visibilità mediatica“, una giustificazione che fa acqua da tutte le parti ma che è comunque supportata da qualche altro Parlamentare.
È bastato pochissimo per far arrivare le voci della rissa dentro le aule di Palazzo Chigi e subito dopo la votazione, che ha visto approvare il ddl contro la carne sintetica, alcuni politici si sono ritrovati fuori dal Parlamento per commentare l’accaduto.
Francesco Battistoni, era presente al momento degli spintonamenti, ed ha deciso di prendere le difese di Prandini: “Voglio esprimere la mia solidarietà a Coldiretti e soprattutto al presidente Prandini. Io ero lì, si stava svolgendo una manifestazione pacifica e poi qualcuno è arrivato con dei cartelli con scritto ‘coltivate ignoranza’, non è ammissibile“. Secondo Battistoni, così come secondo Prandini, ora non si può neanche più manifestare il proprio pensiero senza dover essere presi a spintoni.
In realtà, sembrerebbe più inammissibile lo sfogo violento del presidente di Coldiretti, rispetto la semplice manifestazione della libertà di pensiero, che non giustifica in alcun modo la violenza fisica.
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