Criptovalute, a Milano amministratori in manette: bancarotta da 66 milioni

Nel polverone dal 2023, gli amministratori di una società di monete virtuali sono stati arrestati nel capoluogo lombardo

Redazione
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Le criptovalute sono un argomento costantemente controverso. Si pensi, infatti, che pare che ora sia possibile acquistare una Ferrari attraverso di esse. Ma, nelle ultime ore, ha avuto luogo un evento che desta preoccupazione. Sono stati arrestati gli amministratori della società italiana The Rock Trading (TRT) dalla Guardia di Finanza di Milano. La motivazione? Ipotesi di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, formazione fittizia del capitale e infedeltà patrimoniale.

L’operatore, controllato dalla holding Digital Rock, è specializzato in servizi sulla compravendita e sulla conversione di moneta virtuale e gestione di portafogli digitali per conto di terze persone.

Criptovalute, gente in manette a Milano: la dinamica

Da ciò che si apprende, l’indagine della procura del capoluogo meneghino sarebbe iniziata grazie a più di 700 querele presentate dai clienti scontenti dall’inattività della piattaforma di scambio dal 2023. I customers, dunque, si sono indispettiti perché non gli sono state rese le cifre investite. Da qui, vien da sé che le segnalazioni agli organi competenti sono state molteplici.

Già nell’aprile dello scorso anno il Tribunale Fallimentare di Milano aveva dichiarato il tracollo dell’exchange e, solo dopo pochi mesi, del resto delle società del gruppo su richiesta della Procura.

A tal proposito, Marcello Viola, procuratore di Milano, ha dichiarato che l’instabilità è da quantificare a circa 66 milioni di euro con un fronte di 18mila clienti. L’esperto ha, dunque, asserito: “Fin dalla costituzione in Italia, la gestione societaria è stata caratterizzata da continui atti dispositivi eseguiti sulle disponibilità di moneta FIAT e virtuale dei clienti, non essendo mai stata adottata, da parte degli amministratori, alcuna segregazione nella gestione dei cripto asset della società rispetto a quelli dei clienti, né da un punto di vista gestionale, né a livello contabile“.

Chissà, quindi, quali saranno gli sviluppi di questa vicenda.

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