Cortei Palestina, da Roma a Milano le proteste non autorizzate nel Giorno della Memoria

Nonostante il divieto delle questure, in diverse città si sono comunque svolte proteste pro-Palestina durante il Giorno della Memoria. A Milano sono avvenuti anche scontri tra manifestanti e polizia, mentre a Roma sono scoppiate le polemiche per un burattino con il volto di Netanyahu

Redazione
4 Min di lettura

Nel Giorno della Memoria, mentre il mondo commemora l’orrore della Shoah, l’Italia si è trovata di fronte a crescenti tensioni a seguito di manifestazioni non autorizzate per la protesta pro-Palestina, culminata in alcuni scontri con le forze dell’ordine. Le questure avevano emesso divieti per i cortei, chiedendo il loro rinvio in risposta all’invito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando tuttavia il rispetto del diritto di manifestare in Italia.

Gli scontri a Milano e le polemiche a Roma

Nonostante i divieti, le manifestazioni si sono svolte in diverse città. A Milano, oltre 1.200 persone hanno preso parte al corteo, intonando slogan come “Israele via, via. Palestina terra mia”. La situazione è rapidamente degenerata quando i manifestanti hanno cercato di superare il cordone di polizia, costringendo le forze dell’ordine a utilizzare scudi antisommossa per mantenere la distanza. Sono iniziati alcuni scontri con lancio di bottiglie di vetro da una parte e l’uso di manganelli dall’altra. Il presidio si è poi concluso nel tardo pomeriggio.

A Roma, in piazza Vittorio, è stato portato un manichino con il volto del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu con indosso un vestito a righe grigie e nere per richiamare gli abiti dei campi di concentramento. Il fantoccio, marchiato con una stella di David, una svastica, e con le mani legate da catene, avrebbe potuto rappresentare la protesta contro l’ipocrisia di un governo che chiede al mondo di ricordare le sofferenze del proprio popolo, pur attuando atrocità da decenni su un altro. Invece, quella stella di David e quella svastica, nel giorno della memoria, lo hanno trasformato in un simbolo antisemita che difficilmente potrà dare un’immagine positiva dei manifestanti e le loro intenzioni.

Il burattino con il volto di Netanyahu

Tamimi chiede alla comunità ebraica di unirsi alla protesta

Anche a Napoli, Cagliari e altre città si sono verificati raduni non autorizzati, sebbene in misura minore rispetto a Milano e Roma. A Cagliari, gli attivisti hanno sottolineato la legittimità della manifestazione, richiamando i valori della Giornata della Memoria e il loro impegno contro il genocidio in corso in Palestina. A Torino, nonostante il divieto, alcune decine di persone si sono radunate in piazza Castello per protestare contro le stragi palestinesi, mettendo simbolicamente del nastro nero sulle bocche.

Il presidente della comunità palestinese della Lombardia, Khader Tamimi, ha invitato la comunità ebraica a unirsi alla protesta, sottolineando che l’obiettivo non era quello di insultare o minimizzare il ricordo della Shoah, ma appellarsi al cessate il fuoco a Gaza. “Abbiamo organizzato questo per protestare contro tutto quello che sta succedendo a Gaza, contro il nostro popolo”, ha affermato Tamimi. “Stanno bombardando anche gli ospedali. Israele non guarda in faccia a nessuno, né al neonato né all’anziano di 90 anni”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo