Fiume Adda, emerso un corpo: potrebbe essere della babysitter scomparsa a Milano

La decomposizione del corpo e il volto quasi irriconoscibile non hanno permesso agli agenti intervenuti di confermare l'identità del corpo rivenuto

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Diversi passanti avrebbero segnalato la presenza di quello che sembrava un corpo umano nel fiume Adda a Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, attivando l’allarme e permettendo l’intervento delle autorità competenti. Il ritrovamento ha immediatamente messo in allarme gli investigatori del caso di Jhoanna Nataly Quintanilla, la babysitter di Milano, uccisa a fine gennaio.

La decomposizione del corpo e il volto quasi irriconoscibile non hanno permesso agli agenti intervenuti di confermare la possibilità, ma sembrerebbe che la corporatura e diversi dettagli del vestiario e del borsone che avvolgeva il corpo della donna potrebbero essere simili a quelli del caso Quintanilla.

Inoltre, lo stesso compagno della donna, che avrebbe sostenuto davanti al gip di averla uccisa nel mezzo di un gioco erotico, ha dichiarato di essersi sbarazzato del suo cadavere in un fossato vicino a Cassano d’Adda, senza chiarire però il luogo previso. Per avere la certezza dell’identità bisognerà attendere il riconoscimento dei conoscenti e poi l’esame autoptico che verrà svolto dall’Istituto Legale di Pavia.

La scomparsa di Johanna Quintanilla

Johanna Quintanilla sarebbe scomparsa tra il 24 e il 25 gennaio, come riportato dalla sua datrice di lavoro, tra i primi a segnalarne la sparizione. Il compagno della vittima ha infatti deciso di allertare le autorità solo dopo una settimana, attirando su di sé diversi sospetti. L’uomo ha sostenuto che la sua compagna avrebbe iniziato a parlare insistentemente della morte e di come avesse nostalgia dei suoi parenti presenti nel suo Paese natale.

I messaggi sul cellulare di Quintanilla, che riportavano appuntamenti nel breve e lungo periodo, avrebbero però spinto gli inquirenti ad escludere la possibilità di un suicidio. Inoltre, l’ultimo messaggio inviato dalla donna ad un gruppo di sue amiche avrebbe destato dei sospetti in quanto scritto diversamente rispetto agli altri. Secondo gli inquirenti, quindi, avrebbe potuto essere stato scritto da una seconda persona, mentre Quintanilla era già scomparsa.

Inoltre, nel giorno della scomparsa, le telecamere dell’abitazione della donna riprendono il suo compagno mentre entra nell’appartamento con un borsone e vuoto e alle tre del mattino esce con lo stesso borsone ma che appare ben più pesante. L’uomo, quindi, rientra nell’abitazione dopo mezz’ora ma a mani vuote. Nel corso di un interrogatorio, questo avrebbe dichiarato al gip di aver ucciso accidentalmente Quintanilla durante un gioco erotico, spezzandole il collo, e di essersi poi sbarazzato del cadavere.

Secondo gli investigatori, però, la dinamica dell’omicidio potrebbe essere ben diversa. L’uomo avrebbe avuto un amante, a cui aveva prenotato un viaggio per giungere a Milano e vivere insieme. Nel corso di un litigio, quindi, avrebbe potuto uccidere Quintanilla per eliminarla dalla sua vita, almeno secondo gli inquirenti. Ogni pista rimane aperta e al momento tutte le ipotesi restano da confermare.

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