Cop29, il Papa sul cambiamento climatico: “Dobbiamo tutelare il creato”

Sostituito in Azerbaijan dal Cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco ha tenuto un discorso in cui ha parlato di ecologia, guerre e pedofilia

Redazione
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Papa Francesco si è esposto nelle ultime ore alla Cop29 per la “tutela del creato” che, secondo lui, porterebbe anche all’agognata pace. Infatti, il Pontefice durante la “Conference Of The Parties”, un incontro che si tiene con la presenza delle Nazioni Unite per preservare l’ambiente e combattere il cambiamento climatico, ha delegato al Segretario dello Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, la lettura del suo discorso a Baku.

I dati scientifici a nostra disposizione non consentono ulteriori ritardi e rendono chiaro che la preservazione del creato è una delle questioni più urgenti del nostro tempo”. L’appello di Jorge Mario Bergoglio fa riferimento al fatto che, preservando il benessere del Pianeta, si potrebbe arrivare ad avere un mondo in pace, libero dalle guerre: “Dovremmo agire e vivere come membri di un’unica famiglia che abita lo stesso villaggio globale interconnesso”.

Riguardo alla questione dell’inquinamento, il Papa ha anche rivolto alle parole ai territori martoriati dai disastri naturali, soprattutto quelli più poveri, invitando il Nord del Planisfero a ripagare al Sud il debito ecologico.

Quando si parla di finanza per il clima, è importante ricordare che debito ecologico e debito estero sono due facce della stessa medaglia, che ipoteca il futuro” ha poi preseguito. A tal riguardo, Parolin ha ricordato agli auditori la chiamata che Francesco ha pronunciato in occasione dell’avvento del Giubileo 2025, in cui ha chiesto ai Paesi ricchi di perdonare i debiti a quelli poveri, poiché non saranno in grado di ripagarli, non solo per una ragione legata alla generosità, ma per la giustizia perché “oggi è presente una nuova forma, più grave, di ingiustizia che riconosciamo sempre di più, quella del debito ecologico tra il Nord e il Sud del mondo, connesso a squilibri commerciali con effetti sull’ambiente e all’uso sproporzionato delle risorse naturali da parte di alcuni Paesi per lunghi periodi di tempo”.

Papa Francesco sui conflitti

Non dimentichiamo i Paesi in guerra, fratelli e sorelle”, dichiarato riguardo alle guerre in corso, Papa Francesco, sempre durante la Cop29, ha menzionato anche la situazione in Ucraina e a Gaza. Riguardo all’est Europa, il Santo Padre ha chiesto di non dimenticare le persone che soffrono nella loro patria, dilaniata dalla battaglia contro la Russia.

Poi, Sua Santità ha parlato del Medio Oriente, ricordando i Paesi in guerra, come Palestina (di cui ha detto che non occorre dimenticare i “palestinesi innocenti mitragliati”), Israele e Birmania, poiché l’intero globo ha “tanto bisogno di pace.

La lotta alla pedofilia

L’uomo di Dio ha concluso sulla lotta alla pedofilia, sottolineando che si necessita di programmi di protezione efficaci, prestando attenzione particolare alle vittime di abusi: “Il vostro impegno per questa causa è un segno degli sforzi continui della Chiesa per proteggere i più vulnerabili in mezzo a noi”.

Un discorso davvero importante quello del Capo della Chiesa, che auspica in un universo in pace, dove vi sia rispetto incondizionato e reciproco tra esseri umani.

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