I dati dell’associazione ambientalista: in tutto lo scorso anno i fenomeni più gravi sono stati 88. «Italia unico paese senza un piano di adattamento al clima»
Da inizio anno sono 62 i fenomeni alluvionali registrati, mentre in tutto lo scorso anno sono stati 88. Considerando che mancano ancora l’autunno e l’inverno, ecco che le cifre diventano allarmanti. Ne parla il report dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente. In particolare, per quanto riguarda il Centro Italia, si sono verificati 57 eventi nel Lazio, 36 in Toscana, 26 nelle Marche e 6 in Umbria, sempre da inizio anno. Da gennaio a luglio 2022, spiega l’associazione, si sono registrati in Italia 132 eventi climatici estremi, numero più alto della media annua dell’ultimo decennio. Preoccupante anche il dato complessivo degli ultimi anni: dal 2010 a luglio 2022 nella Penisola si sono verificati 1.318 eventi estremi, con impatti molto rilevanti in 710 comuni italiani.
I commenti e gli scenari futuri
«Non c’è più tempo da perdere – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale dell’associazione ambientalista – serve aggiornare e approvare entro fine anno il piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, in stand by dal 2018, praticare serie politiche territoriali di prevenzione del rischio idrogeologico, con una legge nazionale contro il consumo di suolo e interventi di delocalizzazione, e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio, per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone».
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