Caso Orlandi, arriva collaborazione tra Vaticano e magistratura. Sarà la svolta?

Red
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Un nuovo impulso per l’inchiesta appena riaperta. L’avvocata della famiglia Orlandi: “È quello che chiediamo da anni”

Dopo la riapertura del caso Emanuela Orlandi, nuovi retroscena. Infatti, gli atti della Santa Sede potrebbero dare ulteriori impulsi alla riapertura dell’inchiesta da parte della procura di Roma sul caso Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa nel 1983. Gli atti in questione provengono dalla magistratura vaticana, che da alcuni mesi ha avviato, per la prima volta, un’indagine sul caso.

“È una bella notizia, è quello che noi chiediamo da anni” – ha commentato Laura Sgrò, avvocata della famiglia Orlandi, che ha anche precisato di aver appreso la notizia dai media. A quanto pare, non c’è stato nessun coinvolgimento nella famiglia Orlandi in questa nuova fase di indagini.

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PIETRO ORLANDI FRATELLO DI EMANUELA ORLANDI

Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, afferma che si tratta di un fattore positivo, in quanto è la prima volta che viene istituita una collaborazione tra Santa Sede e magistratura ordinaria.


La riapertura dell’inchiesta Orlandi in Italia

Lo scorso 9 gennaio il Vaticano ha avviato, per la prima volta dopo quarant’anni, un’indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Due mesi dopo, il Parlamento italiano ha istituito una commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sul caso Orlandi combinata al caso di Mirella Gregori, anche quest’ultima scomparsa a Roma nel 1983. Il 15 maggio 2023 la Procura di Roma ha riaperto la terza inchiesta sul caso Orlandi. Strano, ma vero. L’augurio di una possibile collaborazione tra Santa Sede e procura di Roma, espresso lo scorso giorno dalla famiglia Orlandi, potrebbe essersi finalmente avverato.

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