Caso Codegoni-Basciano, Sophie al pm: “Mi minacciò di morte. Lo temo”

La modella è stata sentita per cinque ore dagli inquirenti. L’inchiesta della Procura di Milano andrà avanti in modo serrato anche nei prossimi giorni in cui il pm Pansa dovrà sentire anche la versione di Basciano oltre ad alcuni testimoni viste le incongruenze dei fatti emerse dalle chat depositate

Redazione
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L’audizione in Procura di Sophie Codegoni da parte del pm di Milano Antonio Pansa, nel caso che coinvolge la modella e influencer 23enne e il suo ex Alessandro Basciano, il dj 35enne, è durata 5 lunghe ore. La ragazza aveva denunciato l’influencer per stalking e minacce, anche di morte, e la scorsa settimana Basciano era stato arrestato. Ma solo dopo 48 ore è stato liberato dal gip Anna Magelli, che aveva revocato l’ordinanza cautelare per mancanza di gravi indizi, dopo l’interrogatorio e un’analisi delle chat e dei documenti depositati dalla difesa, con il legale Leonardo D’Erasmo.

L’ex volto di Grande Fratello nelle 5 ore faccia a faccia con i pm, avrebbe dichiarato di sentirsi intimorita ed impaurita dalla situazione inquietante creatasi dai gravi insulti, minacce di morte e atti persecutori subiti da Basciano per quasi un anno e mezzo. Ma è stata messo a verbale anche la mancata “remissione” della querela di quasi un anno fa, che è stata la chiave per scarcerare il suo ex. Infatti, nel fascicolo della procura non figura alcun ritiro della prima querela del 9 dicembre, ma semplicemente una scrittura privata che da riferimento ad accordi di tipo civilistico in Codegoni si impegnava alla remissione in sede penale.

L’audizione in Procura della ragazza fa parte delle nuove indagini disposte dal pool guidato dall’aggiunta Letizia Mannella con gli accertamenti condotti dai carabinieri del Nucleo investigativo. Antonio Pansa ha preso in carico il fascicolo che prima era affidato ad un altro pm. E proprio di fronte a loro, Codegoni non avrebbe negato i vari riavvicinamenti con l’accusato oltre ai regali ricevuti anche di recente. Tra questi una borsa da 10.000€, anche se avrebbe ribadito una delle ultime minacce ricevute 15 giorni fa, “vengo a casa tua e ti ammazzo“.

Rimango tra le mani dei pm anche una serie di messaggi della serie “se non torni con me, ti ammazzo come un cane” insieme ad un lungo elenco di scene ed episodi, raccontati, descritti ed approfonditi in audizione dalla modella. Si tratta di fatti che sono stati riportati nel capo di imputazione e riguarderebbero la prima presunta aggressione risalente al 26 luglio 2023a Mykonos e l’ultima della notte tra il 13 e il 14 novembre a Milano. Aggressione durante la quale Basciano avrebbe picchiato un amico della influencer e poi sfondato il parabrezza della sua auto, per concludere con una chiamata all’ex fidanzata per comunicarle che sarebbe venuto a casa sua per “ucciderla”.

Quella borsa che mi ha regalato pochi giorni fa la lancerei dalla finestra“, ha confessato Codegoni ai pm, ai quali spetteranno giorni intensi per fare chiarezza sui fatti, mentre Basciano rimane sotto indagine senza misure cautelari.

Dopo aver ascoltato Codegoni, il pm Pansa dovrà sentire nei prossimi giorni anche la versione di Basciano e risentire alcuni testimoni, che potrebbero includere due amici della giovane e i suoi familiari. Inoltre, anche la stessa modella, ritenuta credibile dagli inquirenti nelle sue dichiarazioni, dovrà essere ascoltata nuovamente, fornendo tutte le chat dei dialoghi con l’indagato così da essere acquisite ed analizzate. L’indagato avrebbe già depositato screenshot anche del 12 e 13 novembre, un giorno prima della nuova denuncia della modella. Si tratta di chat dalle quali, secondo la giudice, emerge però “un rapporto sereno e certamente non connotato da costante paura“.

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