Caserta, ancora morti bianche: operaio 39enne muore schiacciato da muletto

Il 39enne è rimasto schiacciato da un muletto mentre stava spostando delle merci nella ditta di cui era dipendente; al momento i carabinieri indagano sulla dinamica

Redazione
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Un operaio di 39 anni è una delle ultime vittime degli infortuni sul lavoro di questo 2024. Una nuova morte bianca, che appesantisce ancora di più il bilancio terrificante di questo ultimo anno, e che apre di nuovo la polemica sulle regolamentazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, che non sembrano più sufficienti. Il lavoratore si trovava a Gricignano d’Aversa, alle porte di Caserta, in turno nella ditta Frigocaserta srl, quando è stato schiacciato da un muletto.

Il 39enne, al momento dell’incidente fatale, stava svolgendo dei servizi di movimentazione delle merci. Secondo quanto si apprende, l’uomo è morto sul colpo e i soccorritori, al loro arrivo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul luogo dell’incidente sono intervenute alcune squadre di carabinieri che hanno aperto un’indagine per ricostruire la dinamica dell’incidente e comprendere se vi sia qualche responsabilità.

Non solo Caserta, la morsa delle morti bianche in Italia

L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil) ha pubblicato oggi una nota che riassume il bilancio delle morti sul lavoro verificatesi nel 2024, con particolare attenzione ai cinque casi di infortuni multipli sul lavoro che hanno causato più di una vittima.

Si fa riferimento, al crollo del cantiere Esselunga a Firenze in cui sono morti 4 operai; all’incidente di Suviana, dove nell’esplosione della centrale idroelettrica Enel hanno perso la vita sette persone e cinque sono rimaste ferite; a quello di Casteldaccia, dove sono morti cinque operai e quattro sono rimasti feriti a causa dell’inalazione di idrogeno solforato senza protezioni; all’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano, dove sono state strappate le vite di tre giovani al primo turno di lavoro; e, infine, alla tragedia di Calenzano, in cui hanno perso la vita cinque operai e in 26 sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione di un deposito di carburanti.

In totale, poi, da gennaio a ottobre 2024 sono stati denunciati 489.500 infortuni sul lavoro, ovvero il 2% in più rispetto al 2023, e 890 decessi, con +2,5% rispetto agli 868 del 2023. Si tratta di quasi 900 persone che sono morte mentre svolgevano il loro turno e che non hanno mai potuto fare ritorno a casa dall’affetto dei propri cari. Le morti bianche diventano, dunque, una morsa che stringe sempre si più la nostra Nazione e che spinge le istituzioni a ragionare e a trovare soluzioni che possano rendere cantieri e industrie semplici posti di lavoro e non più trappole mortali.

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