Casal del Marmo, tornano in cella i tre detenuti evasi dal carcere minorile romano

A lanciare l'allarme l'USPP LAZIO: “Carceri alla deriva anche nel minorile”

Lucrezia Caminiti
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Verso le ore 17:30 del 21 luglio, all’interno del campo sportivo del carcere minorile di Casal del Marmo, è scoppiata una rissa tra detenuti che ha portato alla fuga di tre ragazzi tunisini. L’evasione si è verificata durante una partita di pallone, momento in cui i giovani sono riusciti ad allontanarsi dai pochi agenti di sorveglianza presenti che cercavano di pacificare la situazione. Approfittando della confusione, i tre minorenni sono riusciti a scavalcare le mura di cinta del carcere romano e a darsi alla fuga.

Nella giornata di ieri due dei tre detenuti sono stati arrestati mentre oggi è stato rintracciato e riportato in cella anche l’ultimo fuggitivo. Il primo è stato individuato a l’Aquila, mentre il secondo a Roma, alla stazione Termini. A darne notizia Giuseppe Moretti, presidente dell’USPP: “I fatti accaduti all’IPM di Roma sono gravissimi. Le evasioni possono essere evitate soltanto con risorse adeguate. Per questo abbiamo chiesto che si intervenga immediatamente anche al Governo. Crediamo che solo uno sforzo importante possa rimettere in sesto il sistema penitenziario, a cominciare da quello dei minori“.

Casal del Marmo e l’allarme lanciato dall’USPP

La notizia è stata diffusa dalla segreteria regionale dell’Unione Sindacale della Polizia Penitenziaria (USPP) Lazio. Il sindacato aveva già lamentato, nei giorni scorsi, la situazione precaria dell’IPM capitolino, segnalando in più occasioni la realtà critica in cui versa l’istituto minorile di Casal del Marmo. Aggressioni, incendi e danneggiamenti sono all’ordine del giorno, ma questi eventi e le continue segnalazioni da parte del sindacato non sembrano attirare l’attenzione dell’amministrazione della giustizia minorile e del Ministero della Giustizia.

La caccia ai fuggitivi

L’allarme è scattato con notevole ritardo, almeno mezz’ora dopo l’inizio della rissa, quando gli operatori si sono accorti dell’assenza dei tre ragazzi al momento della conta prima di rimandarli nelle loro stanze. È partita quindi la caccia ai tre fuggitivi, la cui assenza ha messo in luce ancora una volta le carenze del sistema detentivo romano.

L’USPP Lazio ha ribadito in una nota che il sistema detentivo romano aveva già lanciato segnali di SOS nei giorni scorsi, ma nessuno sembra intenzionato a prendere in mano la situazione sul serio. Il sindacato ha evidenziato le difficoltà presenti nel minorile di Casal del Marmo, tra cui una significativa carenza di personale: solo 60 agenti in servizio sui 90 previsti.

Un sistema in crisi

La situazione nel carcere minorile di Casal del Marmo sembra riflettere una crisi più ampia all’interno del sistema detentivo minorile romano. La serie di eventi recenti, compresa la fuga di ieri, sottolinea la necessità urgente di interventi strutturali e di risorse adeguate per garantire la sicurezza sia dei detenuti che del personale di sorveglianza.

La vicenda continua a sollevare interrogativi sulla gestione e la sicurezza all’interno delle strutture detentive minorili, e richiama l’attenzione su un problema che non può più essere ignorato dalle autorità competenti.

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