Il Cardinale Angelo Becciu potrebbe partecipare al Conclave: “Le mie prerogative cardinalizie sono intatte”

Il Cardinale fu sollevato dai suoi incarichi nel 2020 e privato dei diritti da porporato a causa delle indagini aperte su di lui in relazione a fondi della Segreteria di Stato e a presunte operazioni finanziarie opache, tra cui l'acquisto di un immobile di lusso a Londra

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La morte di Papa Francesco ha riportato alla luce una questione che ormai da anni assedia gli animi in Vaticano. Con l’invio delle lettere ai Cardinali chiamati a prendere parte al Conclave, è infatti riemerso il nome del Cardinale Angelo Becciu, sollevato dai suoi incarichi nel 2020 e privato dei diritti da porporato a causa delle indagini aperte su di lui in relazione a fondi della Segreteria di Stato e a presunte operazioni finanziarie opache, tra cui l’acquisto di un immobile di lusso a Londra.

Intervistato da LUnione Sarda, Becciu ha sostenuto che “dall’ultimo Concistoro, il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia per iscritto“. Sembrerebbe, quindi, che Becciu possa prendere parte al Prossimo Conclave.

Come riporta TgCom24, la Sala Stampa vaticana, proprio in relazione all’invito di Becciu, ha sostenuto di presumere che una lettera di convocazione sia stata inviata anche a lui, in quanto “sono invitati tutti“. Una conferma a metà, che però riaccende i riflettori su un Conclave che potrebbe essere più complesso di quanto attualmente immaginato.

Le indagini sul Cardinale Becciu

Il cardinale Angelu Becciu è stato il primo nella storia ad essere processato da un tribunale vaticano ordinario. Il procedimento si è concluso nel dicembre 2023 con una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione per le accuse di peculato e abuso d’ufficio. Al Cardinale è stata poi comminata una multa di circa 8mila euro.

La condanna, però, non è ancora definitiva, in quanto Becciu avrebbe presentato ricorso in appello, dichiarandosi innocente. Dal suo punto di vista, il processo nei suoi confronti avrebbe una matrice politica” e sarebbe stato influenzato da alcune dinamiche interne al Vaticano.

Nonostante la condanna, quindi, Becciu è ancora formalmente un Cardinale, visto che Papa Francesco non ha mai revocato ufficialmente il titolo, ma avrebbe sospeso solo alcune prerogative. Si ipotizza, dunque, che non vi siano disposizioni che gli vietino effettivamente di prendere parte al Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Questa possibilità, però, gli potrebbe garantire anche la possibilità di essere eletto Papa.

Tale situazione starebbe quindi creando un certo imbarazzo all’interno delle mura vaticane e si rischia quindi di avere un Conclave in cui si formino polemiche e divisioni, nonostante l’80% dei 135 cardinali elettori sia stato nominato proprio da Papa Francesco.

Cardinale Becciu: “La morte di Papa Francesco mi ha provocato dolore”

Il Cardinale Angelu Becciu ha collaborato per ben 7 anni con il Santo Padre, cinque come Sostituto e 2 anni come Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Le indagini e il processo riguardanti il presunto acquisto di un immobile di lusso a Londra avrebbero però messo a dura prova il rapporto esistente tra lui e il Pontefice.

Il cambiamento repentino del suo giudizio nei miei confronti, con le note conseguenze che ne derivarono, hanno provocato in me un dolore immenso che ho cercato di accettare come una prova del Signore“, ha spiegato il Cardinale alla Nuova Sardegna, ricordando come gli anni di collaborazione con Papa Francesco siano sempre stati segnati invece da una condivisione di scelte e di visioni ecclesiali, così come di confronti leali.

La morte del Pontefice, quindi, ha creato un certo sconforto nel Cardinale, come testimoniato da lui stesso. “La notizia della sua morte mi ha colto di sorpresa e mi ha provocato dolore e sconcerto“, ha spiegato, aggiungendo di aver trovato consolazione nella consapevolezza che oggi il Santo Padre “si trovi nella luce” e di conseguenza “conosce la verità dei fatti“, compresi quelli in cui sarebbe implicato.

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