Capodanno, al via il pugno di ferro su botti e alcolici: cosa sono le zone rosse di Milano

Dal 30 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 Milano si colorerà di rosso e non per una celebrazione post natalizia, ma per segnalare alcune zone sensibili in cui i cittadini dovranno adottare comportamenti particolari

Redazione
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La notte di Capodanno si avvicina e l’Italia, come ogni anno, si prepara a far fronte ad ore di grande festa che però nascondono spesso più di qualche pericolo. Oltre alle solite ordinanze contro i fuochi di artificio e altri tipi di esplosivi, quest’anno Milano ha deciso di ricorrere al pugno duro, per evitare spiacevoli situazioni e soprattutto pericoli per i cittadini più fragili.

Così, per ben tre mesi, il capoluogo lombardo verrà diviso in zone di vario colore, per identificare determinate norme da rispettare e divieti da non infrangere. Nello specifico, a far discutere, sono le cosiddette zone rosse, ovvero parti della città in cui solitamente si verificano atti violenti e pericolosi, in cui verrà aumentata la sicurezza e sarà vietato il transito o la sosta di individui che si sono macchiati di reati di natura violenta.

Nel resto d’Italia, a parte qualche eccezione, entrerà in vigore il divieto di fuochi d’artificio sia per la loro natura inquinante sia per la pericolosità di un uso non controllato. Inoltre, come sottolineato dall’assessore Sabrina Alfonsi, anche per tutelare le vite delle centinaia di migliaia di animali che vengono tormentate dall’utilizzo di questi esplosivi incredibilmente rumorosi.

Le zone rosse a Milano: dove sono e cosa si rischia

Dal 30 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 Milano si colorerà di rosso e non per una celebrazione post natalizia, ma per segnalare alcune zone sensibili in cui i cittadini dovranno adottare comportamenti particolari. La decisione è stata presentata dal prefetto Claudio Sgaraglia, nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dello scorso venerdì, in cui sono state discusse anche le precauzioni da adottare per la notte di San Silvestro.

Le cosiddette zone rosse sono piuttosto numerose. Si va dai territori circostanti la stazione di Milano centrale, passando per Porta Garibaldi e Rogoredo, fino ad arrivare a quelli della Darsena e dei Navigli. In queste particolari aree, in passato divenute teatro di pericolose violenze, sarà in vigore un divieto di stazionamento per individui che sono considerati pericolosi in base al loro comportamento e ai loro eventuali precedenti. Le forze dell’ordine, secondo l’articolo 2 del Testo unico di pubblica sicurezza, saranno autorizzate ad allontanarle da questi territori.

Nello specifico, potranno essere allontanati coloro che iniziano comportamenti pericolosi o molesti e che sono destinatari di segnalazione da parte dell’autorità giudiziaria per stupefacenti, reati contro la persona, reati contro il patrimonio o detenzione abusiva di armi o oggetti atti ad offendere.

Le precauzioni per la notte di Capodanno

A Milano, in occasione della notte di Capodanno, è stato istituito un presidio di pronto intervento anche sanitario” in piazzetta Reali, mentre un’ordinanza del sindaco vieterà la vendita di bevande in contenitori di vetro e lattine all’interno della cerchia della 90-91. Sarà inoltre vietata la somministrazione di bevande alcoliche sia in forma fissa che ambulante. Il Comune ha poi invitato i cittadini a non utilizzare fuochi di artificio.

A Bologna, invece, Piazza Maggiore sarà contingentata. Non potranno sostare contemporaneamente più di 9mila persone in occasione del consueto rogo del Vecchione e del dj set. Per tenere sotto controllo la situazione, i presenti saranno dotati di un ticket all’entrata della piazza e dovranno restituirlo per uscire. Anche qui sono vietati fuochi di artificio e bibite in bottiglie di vetro o lattine. In quasi tutta Italia vige invece il bando dei botti per la notte di Capodanno. Fa eccezione le città di Napoli, dove i fuochi sono una tradizione.

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