Canicattì: operaio 21enne muore schiacciato da un carrello elevatore

Ulteriore vittima sul luogo di lavoro. Si tratta di un operaio 21enne a Canicattì, schiacciato da un carrello elevatore. Le autorità stanno indagando

3 Min di lettura

Un’altra vittima sul posto di lavoro in Sicilia: Angelo Giardina operaio di 21 anni è morto mentre lavorava all’interno dei capannoni nell’azienda edile Calderaro che produce manufatti in calcestruzzo nella periferia nord di Canicattì, nell’agrigentino. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe stato schiacciato da un carrello elevatore durante una manovra. Questo si sarebbe rovesciato per cause ancora da chiarire.

Una delle ipotesi è che il carico che stava trasportando si sia inclinato e abbia sbilanciato il mezzo. Carabinieri, vigili del fuoco, i soccorsi del 118 e i tecnici dell’Ispettorato del lavoro sono intervenuti sul luogo per chiarire al meglio le dinamiche dell’incidente. L’area è stata sequestrata e si sta cercando di capire se la ditta sia in regola riguardo alle autorizzazioni e alle questioni amministrative. Le autorità stanno cercando di capire anche se la vittima indossasse i dispositivi di protezione personale al momento dell’incidente. La procura di Agrigento ha aperto un’indagine per omicidio.

Ambulanza, Canicattì
Ambulanza, Canicattì

Quella a Canicattì è un’ulteriore storia di morte sul lavoro

Quotidianamente sentiamo nelle notizie storie di uomini morti sul luogo di lavoro. Da lavoratori in nero a lavoratori in regola, ogni triste storia racconta di una falla nel sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Secondo i dati Inail nel primo trimestre del 2024 i lavoratori rimasti uccisi erano 191: ciò vuol dire che circa due persone al giorno sono morte sul luogo di lavoro. Nell’intero 2023 sono venuti a mancare 1041 lavoratori, quindi quasi tre morti al giorno. Tra gennaio e dicembre 2023 le denunce di infortunio sono state più di mezzo milione. E si è registrato un aumento delle malattie professionali.

In Italia si calcolano più morti nel Sud rispetto a Centro e Nord, anche se nel Nord ci sono settori più a rischio incidenti. Ciò sembrerebbe dire che nel Meridione potrebbe esserci una sicurezza minore. In Europa la Francia è al 1° posto per morti di lavoro, l’Italia al 12° posto e la Germania al 25° posto.

Sergio Mattarella in vista della festa dei lavoratori del Primo maggio aveva dichiarato che “non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse è inaccettabile”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo