Il cancro al colon retto è divenuta una delle cause principali di morti in tutto il mondo, anche tra i più giovani. Una malattia devastante che continua a preoccupare il mondo medico e su cui numerosi esperti continuano a porsi domande riguardante le motivazioni dell’aumento repentino di casi che si sta registrando in questi anni. Ad alcuni di questi quesiti hanno tentato di rispondere i team di ricerca dell’Università di Oxfrod, dell’Institute of Cancer Research di Londra e dell’Università di Manchester, grazie anche alla collaborazione con Andrea Sottoriva, Head di Biologia Computazionale di Human Technopole.
Le ricerche portate avanti da questi poli universitari hanno quindi permesso di fornire la più completa composizione genetica del cancro colon retto, pubblicata oggi sulla rivista Nature. Utilizzando dati di 2.023 tumori intestinali provenienti dal Progetto 100.000 Genomi guidato da Genomics England e NHS England, il team di ricerca avrebbe identificato nuovi difetti genetici che portano alla nascita del cancro al colon retto.
Leggi Anche
Sono stati inoltre individuati anche dei nuovi sottogruppi, ovvero delle categorie di cancro che presentano caratteristiche genetiche specifiche e che influenza il comportamento e la risposta ai trattamenti della malattia. Nello studio sono stati scoperti più di 250 geni che svolgono un ruolo cruciale per la formazione del cancro al colon. La maggior parte di essi fino a questo momento non erano stati collegati a questa terribile patologia, o ad altri tipi di tumori.
Le cause del cancro al colon sono diverse da persona a persona
Secondo la ricerca condotta dalle università britanniche, il cancro al colon si svilupperebbe a seconda di una varietà di cambiamenti genetici individuati in diverse regioni del colon retto. Questo potrebbe significare che le cause della comparsa della malattia siano diverse da persona a persona. Ad esempio, è stato trovato un processo più attivo nei tumori dei pazienti giovani affetti dal cancro al colon; la causa è sconosciuta, ma potrebbe essere legata a dieta e fumo.
Inoltre, la ricerca ha portato alla luce quattro nuovi comuni sottogruppi di cancro al colon, tutti basati su diverse caratteristiche genetiche. Oltre a questi sono stati scoperti diversi gruppi rari, che hanno diversi esiti a seconda del paziente e che rispondono in modo vario ai trattamenti sanitari.
I numeri del cancro al colon
Secondo il Ministero della Salute, in Italia i tumori del colon retto rappresentano la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne. Nel 2023, sono state stimate circa 50.500 nuove diagnosi, di cui 26.800 uomini e 23.700 donne. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in Italia è pari al 65% negli uomini e 66% nelle donne. Importantissima la diagnosi precoce che ha lo scopo di intercettare e trattare eventuali lesioni in fase inziale, prima che diventino sintomatiche.
Sembrerebbe che le cause che potrebbero portare allo sviluppo della malattia sono riconducibili a una evoluzione di lesioni benigne (quali ad esempio i polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino, che impiegano un periodo molto lungo (dai 7 ai 15 anni) per trasformarsi in forme maligne. Fattori di rischio sono anche le abitudini alimentari e la familiarità con la malattia.
© Riproduzione riservata