È massima l’allerta a Caivano e nei comuni limitrofi dopo l’incendio che ha colpito la Chimpex Industriale Spa, importante azienda chimica del territorio. Le autorità hanno emanato ordinanze precauzionali, sospeso le lezioni nelle scuole e invitato la popolazione a seguire comportamenti di autoprotezione in attesa dei dati ufficiali sulla qualità dell’aria.
Dopo l’incendio l’allarme diossina, l’ASL: “Chiudete porte e finestre”
A preoccupare maggiormente è la qualità dell’aria. L’ARPAC ha già avviato i rilevamenti ambientali per valutare l’eventuale presenza di sostanze tossiche. Nel frattempo, l‘ASL competente ha diramato una serie di raccomandazioni per la popolazione: restare chiusi in casa con porte, finestre e impianti di climatizzazione e ventilazione spenti; evitare di stendere panni all’aperto; lavare accuratamente frutta e verdura e nel caso di esposizione al fumo, coprire naso e bocca con un panno umido e rifugiarsi in ambienti chiusi.
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Il primo cittadino, Antonio Pannone, ha disposto la chiusura di tutte le scuole per giovedì 10 aprile. Decisione analoga è stata presa ad Acerra, dove il sindaco Tito d’Errico ha invitato i cittadini ad uscire solo se strettamente necessario, mantenendo porte e finestre chiuse in via precauzionale.
L’attesa dei dati dell’ARPAC
La principale preoccupazione riguarda la possibile dispersione di diossina e altre sostanze tossiche nell’aria. L’ARPAC, Azienda regionale per la protezione ambientale in Campania, ha attivato i propri laboratori mobili per effettuare rilievi sulla qualità dell’aria, i cui risultati sono attesi nelle prossime ore.
È stato attivato il Centro di Coordinamento Soccorsi in Prefettura, con la partecipazione della Regione Campania per il monitoraggio sanitario e ambientale d’emergenza. Il dott. Giuseppe Galano, Referente Sanitario Regionale, ha emanato il Protocollo per le maxi-emergenze, utile in caso di afflusso di pazienti con sintomi da intossicazione.
Le prossime ore saranno decisive per stabilire la portata effettiva dell’impatto ambientale e definire l’eventuale estensione delle misure di contenimento.
La ricostruzione dell’incendio
Un incendio è divampato nel pomeriggio del 9 aprile all’interno della vasta zona della Chimpex Industriale Spa. L’azienda di produzione di prodotti chimici è situata a Caivano, pochi chilometri a nord di Napoli. Le fiamme erano visibili a grande distanza e hanno richiesto ore per essere domate. Ciò che ha destato più preoccupazione è stata una densa colonna di fumo nero che ha alimentato timori per un possibile rilascio di sostanze tossiche, in particolare diossina.
A rendere particolarmente difficili le operazioni di spegnimento è stata la presenza di sette silos di solventi altamente infiammabili all’interno dello stabilimento. Non si registrano feriti e i 70 dipendenti presenti sono riusciti a mettersi in salvo.
Sul posto sono intervenuti numerosi mezzi dei Vigili del Fuoco, insieme alla Polizia, Carabinieri, 118, Polizia Locale e Metropolitana. Presente anche la squadra NBCR (nucleare, biologico, chimico e radiologico), specializzata negli interventi in ambienti contaminati da sostante pericolose.
#Napoli, dalle ore 16:40 #vigilidelfuoco impegnati a Pascarola, frazione di Caivano, per un #incendio in un'azienda che lavora solventi. Sul posto stanno operando 3 squadre, col supporto di personale esperto in soccorsi connessi al rischio #NBCR [#9aprile 18:15] pic.twitter.com/GHExeTtnJF
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) April 9, 2025
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