Bonus edicole, aiuti una tantum fino a 3.000 euro

Le domande potranno essere presentate solo per via telematica entro e non oltre l'8 marzo

Redazione
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In Italia – e non solo – il mondo dell’informazione è in crisi. Non solo quella online ma anche, e soprattutto, quello della carta stampata e delle “case” dei giornali, le edicole. Ormai quasi nessun punto vendita è adibito solo alla vendita di quotidiani, settimanali, mensili, poiché, altrimenti, sarebbe difficile mantenere aperta l’attività.

Proprio per aiutare i giornalai che lavorano, l’Agenzia delle Entrare ricorda che a partire dallo scorso 8 febbraio è possibile richiedere un aiuto saltuario. Le domande potranno essere presentate entro e non oltre l’8 marzo. Inoltre, il contributo una tantum, chiarisce l’Agenzia, è forfettario e viene riconosciuto indipendentemente dal numero di punti vendita.

Bonus edicole fino a 3mila euro

Il bonus per aiutare le edicole a continuare la propria attività può arrivare fino a 2mila euro, e raggiunge i 3mila euro per i punti vendita esclusivi situati nelle aree interne. Per ricevere il sostegno economico, le edicole devono aver effettuato almeno una delle attività richieste nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023:

  • Realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici;
  • Apertura domenicale pari almeno al 50% delle domeniche su base annua;
  • Fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi

Inoltre, è richiesta l’attivazione di uno o più punti vendita addizionali.

Bonus edicole, come inviare la domanda

A spiegare come richiedere il bonus editoria è il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria attraverso un avviso pubblicato sul sito. Le domande possono essere presentate solo online, completando la procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile cliccando sul link “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria” > “Bonus una tantum edicole 2023” del menù “Servizi on line”, dopo essersi autenticati con l’identità digitale attraverso Spid, Cns o Carta di identità elettronica (Cie).

Lo stato di salute delle edicole italiane

Le imprese che vendono solo ed esclusivamente giornali, le attività cosiddette “pure”, ormai non esistono quasi più. Secondo la rilevazione effettuata dal Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai attualmente in Italia le edicole sono circa 12mila. Tra queste, circa 6mila svolge in contemporanea altre attività per sostentarsi, nonostante la vendita dei periodici resta quella prevalente. Osservando i numeri, possiamo notare che il trend per quanto riguarda le vendite delle edicole si è fortemente attenuato rispetto agli ultimi anni.

Tra il 2018 e il 2019 la contrazione registrata era del -13,3%, tra il 2020 e il 2021 del -6,5% e invece, stando ai dati ottenuti tra il 2021 e il 2022 la contrazione è del 3,5%. Un trend positivo dato anche dagli aiuti e dal sostegno al settore per permettergli di restare a galla. A preoccupare, però, è il fattore della desertificazione in molti comuni, specialmente dove il numero dei punti vendita è esiguo o addirittura inesistente: il 25% dei comuni italiani non ha un’edicola, mentre il 30% (circa 2mila e 500 comuni) ha solo una rivendita.

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