Bolzano, 16enne stuprata da operatore socio sanitario: abusi filmati e fotografati

I dettagli dello stupro della 16enne di Bolzano che ha avuto luogo nella notte tra il 4 e il 5 agosto stanno emergendo dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 37enne presunto responsabile dei fatti

Redazione
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A Bolzano una ragazza di 16 anni ha subito ore di violenza da parte di un operatore socio sanitario 37enne nella notte tra il 4 e il 5 agosto. È stata drogata e stuprata più volte e filmata e fotografata durante gli abusi. I particolari della vicenda emergono dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presunto aggressore della minorenne.

Bolzano, violenza su 16enne
Bolzano, violenza su 16enne

Bolzano, i fatti

La ragazza quella sera si trovava in una fermata dell’autobus, quando è stata vista dal 37enne. Era reduce da un importante litigio con i genitori, che le avevano tolto il cellulare. Il padre nella denuncia presentata il 6 agosto ha raccontato: “Mia figlia nell’ultimo periodo ha dei problemi che non riesce a risolvere nemmeno con il nostro aiuto”.

L’aggressore si era avvicinato alla ragazza chiedendole se volesse rollare per lui uno spinello e lei aveva accettato. Era poi salita in macchina con lui per andare insieme a una festa techno a Trento. La minorenne era in lacrime per quanto successo in casa e l’uomo le ha offerto una bottiglietta d’acqua che aveva nell’auto, che però aveva uno strano sapore, da quanto confessa alle autorità la ragazza, segno forse di una prima droga.

Una volta arrivati a Trento, la ragazza aveva detto all’uomo che voleva tornare a casa. Raggiunto Salorno, però, sono iniziate le violenze con il 37enne che si è appartato in un piccolo parcheggio con la scusa di aver visto i carabinieri e di volerla far riprendere nel caso di un controllo. Ma la realtà è che l’aggressore ha iniziato ad abusare sessualmente di lei, e poco dopo la minorenne si è addormentata forse a causa del contenuto nell’acqua. Si è poi risvegliata quando ha sentito che il 37enne le stava mettendo le dita in bocca, forse per somministrarle un’ulteriore droga.

I due si sarebbero poi appartati in un meleto a Salorno dove l’uomo avrebbe iniziato a registrare le violenze. Il cellulare dell’uomo è ora sotto esame delle autorità per constatare l’esistenza di queste registrazioni. Oltre al telefono è stato sequestrato anche il computer del presunto aggressore. L’avvocato dell’accusato Massimilano Triggiani ha dichiarato che “abbiamo chiesto noi di estrapolare i video e le foto dal cellulare per sapere se davvero ci sono quelle immagini. Ma anche di acquisire i frame delle varie telecamere sul tragitto. Il mio assistito si è anche fermato a un autogrill, se la ragazza avesse voluto poteva anche scappare”.

L’uomo ha liberato la ragazza solo il giorno dopo, lasciandola vicino casa sua. Pare che in tutto la ragazza sia stata violentata 5 volte, oltre che narcotizzata. Per il giudice le dichiarazioni della minorenne sono “coerenti e immuni da vizi argomentativi” e il suo racconto è così pieno di particolare “da renderlo non compatibile con una vicenda frutto di fantasia”. Un primo riscontro delle sue dichiarazioni è dato dalle immagini della telecamera a Salorno che registra il passaggio dell’auto. Gli investigatori durante la testimonianza le hanno mostrato la foto dell’uomo e lei ha detto “è’ lui” per poi scoppiare in lacrime.

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