Questa mattina si è svolta l’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Per l’occasione, oltre al rettore e al personale dell’università, è arrivata anche la ministra Anna Maria Bernini.
Così il collettivo studentesco ha fatto partire una corposa protesta iniziata da strada Maggiore, fino all’università, in via dei Guerrazzi. Qui ci sono state sommosse e scontri con la polizia ed il rettorato è stato imbrattato.
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La protesta degli studenti universitari di Bologna
La protesta è stata organizzata dal collettivo studentesco dell’università di Bologna, approfittando della presenza in città della ministra Bernini. Dopo che i manifestanti si sono radunati, dal Portico dei Servi, è partito il corteo che ha esposto striscioni del tipo “Contro tagli, guerra e precarietà, blocchiamo l’università“. Poi, arrivati in via Guerrazzi, nei pressi della sede principale, i ragazzi sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. C’è stato qualche contatto e qualche spintone, ma non ci sono stati esempi di violenza grave.
Successivamente è stato permesso a qualche rappresentante di prendere parola durante la manifestazione: “Siamo le lavoratrici e i lavoratori precari dell’Assemblea precaria di Bologna: avevamo organizzato un carnevale precario, una passeggiata gioiosa che dal portico dei Servi sarebbe dovuto arrivare fino a qui, ma questo non è successo perché decine e decine di precari, lavoratori e studenti e studentesse sono stati bloccati e caricati dalla Polizia“.
Momenti di tensione in centro a #Bologna, tra manifestanti e polizia, durante il #corteo degli studenti e dei precari, fuori dall’università, dove era in corso l'inaugurazione dell'anno accademico. #Tg1 Elena De Vincenzo pic.twitter.com/NSUxc9Xd7k
— Tg1 (@Tg1Rai) March 1, 2025
La risposta della ministra Bernini al collettivo di Bologna
Poi ha preso la parola la ministra Bernini che ha incitato a “rispettare ogni forma di protesta, in quanto legittima, purché democratica e non violenta”. E poi ha aggiunto: “La prima cosa che desidero fare visto l’intervento dei ricercatori, studenti e dottorandi dell’Università è reiterare la mia proposta di incontrarli. L’ho già fatto nei giorni scorsi, al netto del carnevale che è una libera manifestazione di tristezza e o allegria, ed è comunque una libera manifestazione di un pensiero che deve essere libero”.
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