Bambini al mare o in piscina: ecco le regole per evitare pericoli 

Red
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Dopo la raffica di controlli dei carabinieri in tutta Italia, il ministero pubblica un vademecum con le norme di prevenzione per genitori e ragazzi 

Recintare le piscine. Coprirle con un telo quando non si usano. Far indossare le cuffie: sono 3 dei consigli elaborati dall’Osservatorio per una Strategia Nazionale di prevenzione degli annegamenti ed incidenti in acque di balneazione, del Ministero della Salute.

Dal sorvegliare costantemente i piccoli quando fanno il bagno, indicazione che rimane la più importante, all’iscriverli a un corso di nuoto e acquaticità, l’Osservatorio ricorda regole importanti per la sicurezza.

Non inutile allarmismo: casi e precedenti

Proprio in giornata i Nas, d’intesa con il Ministero, hanno eseguito una fitta campagna di controlli in parchi acquatici e piscine, scoprendo irregolarità nel 28% delle 288 ispezionate e chiudendone 10.

Lo scorso 30 luglio, peraltro, un 12enne è morto in un parco acquatico di Battipaglia (SA).

Per questo il Ministero consiglia di non distrarsi: non solo gli incidenti in acqua possono capitare a tutti i bambini, anche a quelli che sanno nuotare, ma uno molto piccolo, fino a 3 o 4 anni, può trovarsi in difficoltà anche in pochi centimetri d’acqua; per questo un bambino fino a 5 anni non deve rimanere da solo. Per annegare, poi, bastano dai 3 ai 6 minuti. Fare attenzione è fondamentale, anche perché un bambino potrebbe non riuscire a gridare o a chiedere aiuto.

Come vigilare

Mantenendo un contatto visivo e/o uditivo e trovarsi nei pressi qualora si dovesse intervenire. Semmai ci si trovasse costretti ad allontanarsi, chiedere a un adulto fidato di farlo al proprio posto o, quando presente, al bagnino di salvataggio; non dare invece questo compito a un altro bambino, anche se più grande.

Non lasciare i bambini da soli se nelle vicinanze ci possono essere specchi d’acqua, siano pure piccoli (piscine, piscine gonfiabili, vasche da bagno, tinozze o, se non si conosce il territorio, pozzi, laghi, fiumi, canali o torrenti): alcuni annegamenti in tenera età avvengono perché i bambini escono dal proprio giardino, da quello di casa di amici o di un agriturismo per esplorare l’ambiente circostante, all’insaputa degli adulti.

Come recintare le piscine

Per recintare le piscine in sicurezza è consigliato adottare recinzioni a 4 lati o con isolamento e cancello auto-chiudente e auto-bloccante; in alternativa, o in aggiunta, coprire le piscine con gli appositi teli quando non si usano.

Svuotare sempre le vasche da bagno, le piccole piscine gonfiabili, i serbatoi o le bacinelle dopo averle usate; togliere tutti i giocattoli dalla vasca o dalla piscina dopo l’uso per evitare che il bimbo cerchi di recuperarli senza avvisare un adulto; far indossare ai piccoli la cuffia, soprattutto se hanno i capelli lunghi per evitare il rischio che si impiglino nei bocchettoni di aspirazione.

Questi ultimi vanno sempre per questo protetti con apposite grate, che non dovrebbero essere mai rimosse.

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