Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, il presunto pedofilo avrebbe preso di mira un bambino di soli 10 anni, baciandolo sulla guancia in prossimità della scuola per poi allontanarsi. Successivamente, approfittando di un momento di distrazione della madre, avrebbe sottratto un altro bambino di appena 6 anni, portandolo via con sé. Le angoscianti immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza del quartiere mostrano l’uomo allontanarsi con il bambino, conducendolo in un luogo isolato.
Ciò che è accaduto in seguito è ancora più sconcertante: secondo il racconto del bambino alla madre: l’uomo avrebbe abbassato i pantaloni del piccolo e lo avrebbe molestato prima di lasciarlo andare. Gli agenti della squadra mobile di Arezzo si sono messi subito all’opera per identificare il responsabile di questo odioso crimine. La reazione dei genitori è stata immediata, con la denuncia alla polizia e la diffusione della notizia tramite social media. Le forze dell’ordine hanno rapidamente avviato un’indagine, analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza per identificare il sospettato.
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Arezzo: le indagini e l’arresto del presunto pedofilo
Nonostante non fosse un volto noto alle autorità locali, l’uomo era già stato segnalato per episodi di pedofilia in altre parti d’Italia. Questo ha spinto la squadra mobile della questura a intensificare le attività di sorveglianza nelle vicinanze delle scuole della zona fino all’individuazione e all’arresto del sospettato. L’identità dell’uomo – un pakistano di 37 anni – è stata confermata dai parenti dei bambini coinvolti. Ulteriori indagini hanno rivelato che l’uomo era già stato coinvolto in un reato simile in passato, riguardante un bambino in un’altra città.
La procura ha raccolto abbastanza prove e indizi per richiedere un’ordinanza di custodia cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari, vista anche la preoccupazione per il rischio di reiterazione del reato. Il giudice ha emesso l’ordinanza e il presunto pedofilo è stato trasferito in custodia cautelare in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Attualmente si trova dietro le sbarre nel carcere di Sollicciano, situato nella periferia ovest di Firenze, in attesa del processo. Le autorità ritengono che ci siano gravi indizi di colpevolezza contro di lui.
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