A Torino, un magistrato che svolge la funzione di pubblico ministero ha preso parte alla protesta contro la riforma della separazione delle carriere e ora si ritrova al centro di un turbinoso girone di polemiche scoppiata sui social.
Il Comitato Direttivo dell’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati aveva deliberato una plateale protesta in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, con il fine di denunciare il disaccordo con la riforma della Giustizia. Parte dei magistrati presenti alle varie cerimonie organizzate in diverse città d’Italia, hanno così simbolicamente abbandonato le sale, indossando la toga con una coccarda tricolore e stringendo in mano una copia della Costituzione.
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Nello specifico, sulla piattaforma social di X, sarebbe comparsa una foto estremamente ingrandita del pm in questione, immortalato con alcuni colleghi mentre espone il testo della Costituzione. “Proprio lui che ha intercettato illegalmente un parlamentare“, si legge nel testo del post pubblicato facente un palese riferimento ad una maxi inchiesta della Procura di Torino denominata “Bigliettopoli“. Si tratterebbe di una vicenda in cui le intercettazioni effettuate, autorizzate da un gip, furono dichiarate inutilizzabili dopo che la Consulta intervenne in merito e decise di escluderle dal fascicolo investigativo.
La Procura generale della Cassazione aveva infatti aperto un procedimento disciplinare nei confronti di alcuni componenti della magistratura torinese che presero parte all’inchiesta per “grave violazione di legge determinata da ignoranza o negligenza inescusabile” in relazione alle intercettazioni telefoniche.
Da qui, la serie di commenti a catena che hanno preso il via sotto la foto divulgata e l’inizio di una voragine di attacchi, considerazioni e pensieri da parte di vari utenti del social. “Gli articoli 15 e 68 li avrà imparati? Le comiche“, ironizza un commento facendo riferimento agli articoli della Costituzioni riguardanti l’inviolabilità della segretezza e della libertà della corrispondenza e l’impossibilità dei parlamentari di rispondere ad opinioni espresse o voti dati.
Al momento, il tweet avrebbe raggiunto quota oltre 800 di condivisioni effettuate. Fra i numerosi commentatori c’è anche chi scrive pesantemente che il pm “dovrebbe seppellirsi“, o chi si richiama alle proteste portate avanti sotto pandemia Covid: “Ma quando calpestavano la Costituzione con la biopolitica dove erano i magistrati?” Poi, l’affondo sulle origini del Sud Italia del magistrato in questione, da “ma uno con il cognome del nord c’è?” a “vada a pescare le vongole con i suoi colleghi meridionali“.
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