Andrea Cassarà, ex atleta azzurro, condannato ad un anno e quattro mesi

L'accusa ad Andrea Cassarà è quella di aver filmato due 16enni sotto la doccia negli spogliatoi, a Brescia

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Andrea Cassarà, ex atleta azzurro, è stato condannato ad un anno e quattro mesi dal tribunale di Brescia con rito abbreviato. L’accusa è quella di aver filmato due 16enni sotto la doccia negli spogliatoi del circolo sportivo san Filippo a Brescia.

L’atleta inizialmente non era stato riconosciuto dalle due ragazze che, solo verso la fine, si sono accorte che qualcuno le stesse riprendendo. Una di queste ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti, non vedendo chi ci fosse dietro quello schermo.

Così i titolari del centro sportivo di Brescia hanno iniziato a controllare le telecamere di videosorveglianza e i sospetti sono finiti su Andrea Cassarà che ha chiesto poi il rito abbreviato negando, però, ogni accusa.

L’accusa a cui ha dovuto rispondere Cassarà

Andrea Cassarà è nato nel 1984 e, sin da giovanissimi, è entrato a far parte del Gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri. Ma nell’autunno del 2023 è finito nei guai, quando il 20 ottobre avrebbe filmato due minorenni mentre stavano facendo la doccia, dopo aver fatto allenamento.

Dopo le prime indagini era stato sequestrato il telefono dello schermidore, ma non sono state trovate le immagini pedopornografiche. Successivamente, però, pare che sia stato incastrato dalle videocamere di sorveglianza. Così il Gup di Brescia aveva ammesso come parte civile la Federazione italiana di scherma.

Cassarà ha sempre negato ogni accusa e poi aveva presentato una memoria difensiva; “Non ho mai compiuto quel che mi viene contestato, e infatti sul mio telefonino non sono state trovate né immagini né video che possano provarlo, tanto meno file cancellati”, ha sempre sostenuto l’atleta.

A causa di quelle immagini prese di nascosto, ai danni di due ragazze minorenni, l’atleta dovrà rispondere all’accusa di pedopornografia. I suoi legali, però, chiariscono che presto presenteranno il ricorso.

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