Oggi, 3 aprile si celebra la nascita di Alcide De Gasperi, politico e statista italiano che ha presieduto alla ricostruzione dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale e ha svolto un ruolo di primo piano nell’integrazione postbellica dell’Europa. Presidente del Consiglio tra il 1945 e il 1953, De Gasperi visse un periodo in cui in Italia è stata consolidata la democrazia e si è svolta la ricostruzione economica.
Chi era Alcide De Gasperi
Nato nel 1881 a Pieve Tesino, nella provincia di Trento, Alcide De Gasperi fu uno studente in lettere a Vienna e partecipò nel 1904 alle dimostrazioni universitarie di Innsbruck per l’istituzione d’una facoltà giuridica italiana, subendo per ciò un arresto di 22 giorni. Laureatosi, militò nel 1905 nell’Unione politica popolare e divenne direttore del giornale Il Trentino nel 1906. De Gasperi difese l’italianità culturale e gli interessi economici della sua regione. Dopo l’annessione era riconosciuto come uno dei membri più in vista del Partito popolare italiano, fu deputato alla Camera nel 1921.
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Durante la Resistenza il Partito popolare prese il nome di Democrazia cristiana. Dopo la liberazione di Roma, fece parte del ministero Bonomi come ministro senza portafogli. Ministro degli Esteri nel secondo gabinetto Bonomi e in quello Parri, fu poi presidente del Consiglio fino al 1953. La visione di De Gasperi promuoveva la cooperazione internazionale come base per la pace. È stato l’uomo dietro l’adesione dell’Italia al piano Marshall americano e alla NATO. La sua leadership ha portato allo sviluppo di forti legami tra l’Italia e gli Stati Uniti.
De Gasperi ha contribuito a creare la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), che ha efficacemente neutralizzato le possibilità di guerra tra le nazioni europee. Morì nel 1954 a Borgo Valsugana.
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