Agrigento, donna che accusò il marito confessa: “Sono stata io a gettare l’acido”

La donna, che il 5 dicembre aveva accusato il marito di averla aggredita e sfregiata, facendolo arrestare, ha ammesso che in realtà era stata lei a tendergli una trappola

Redazione
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Lo scorso 5 dicembre una donna aveva accusato il marito di averla sfregiata al volto e al collo con l’acido.  Era accaduto in via Tiepolo a Palma di Montechiaro, ad Agrigento. Anche l’uomo era rimasto, seriamente ferito, alle mani ed era stato ricoverato all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Ma ieri la 50enne ha confessato di avere gettato lei l’acido addosso al consorte, dopo averlo attirato in una trappola nella loro abitazione.

La donna è stata dunque arrestata giovedì sera dalla Polizia di Palma di Montechiaro, dopo gli accertamenti eseguiti in queste settimane. La 50enne ha detto di avere provato del rancore nei confronti dell’ex che aveva denunciato per maltrattamenti. Il marito, in ospedale con gravi ferite per l’acido che la donna gli ha gettato addosso, è tornato in libertà, anche se resta tuttora ricoverato in ospedale.

Il marito, “è’ stata lei ad aggredirmi con l’acido”

Il 50enne arrestato aveva già ribaltato le accuse: “E’ stata lei a cercarmi per rappacificarsi ed è stata lei ad aggredirmi e buttarmi l’acido addosso“. Davanti al gip Micaela Raimondo, l’imputato ha parlato di quanto accaduto quel giorno insieme al suo legale Calogero Sferrazza. L’uomo si trova ancora ricoverato al centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro per le ustioni provocate dall’acido ed è stato ascoltato, su sua richiesta, da remoto negando di avere impugnato la bottiglia.

Una versione completamente opposta a quella della donna rimasta sfregiata, che aveva raccontato di essere fuggita in una struttura protetta dopo avere subito violenze e maltrattamenti insieme alla figlia nata da un precedente matrimonio. Di fatto, l’uomo nega di essere una persona violenta e ribalta l’accusa alla donna.

Carabinieri Chieti
Carabinieri

La donna aveva dichiarato di essere stata raggiunta al volto e alle spalle dall’acido lanciato dall’ex che era già stato precedentemente denunciato dalla consorte. I due si erano separati da un qualche tempo e la donna, avviando l’iter del codice rosso, era stata trasferita ed alloggiata in una comunità protetta.

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