Sono 38 i casi nel 2020 e 48 nel 2021: è il primo resoconto dei Servizi diocesiani per la Tutela dei minorenni
Arriva a 89 il numero delle segnalazioni del primo report dei Servizi diocesiani e interdiocesiani per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili, realizzato dalla Cei, la Conferenza Episcopale Italiana. Questo documento presenta il totale dei contatti che sono stati registrati dai 30 Centri di ascolto allestiti, i quali ammontano a 38 nel 2020 e 48 nel 2021, per un totale di 86. I casi riguardano abusi sessuali subiti sia nel periodo in questione che nel passato e offrono un quadro che presenta ben 89 persone che hanno subito violenza, di cui 61 nella fascia che va dai 10 ai 18 anni, 16 sopra la maggiore età e 12 sotto i 10 anni di età.
Cei: il genere predominante delle segnalazioni
Oltre al dato complessivo, il report offre anche dettagli sul genere delle persone che hanno contattato i centri. La predominanza è femminile, col 54,7% dei contatti arrivato da donne. Le richieste sono arrivate soprattutto via telefono (55,2%) o tramite web (28,1%), e la motivazione principale presentata è stata quella di segnalare il fatto all’Autorità ecclesiastica, seguita dalla semplice richiesta d’informazioni o dalla domanda di una consulenza specifica.
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Nella stragrande maggioranza dei casi, il 77,8%, chi riceve la domanda è una persona laica, solo in proporzioni minori si tratta di un sacerdote o di una figura religiosa e i due terzi delle persone responsabili dei centri sono donne. Questi dati esemplificano la predominanza femminile sia nella richiesta di aiuto che nell’offerta di supporto, ma anche parte minoritaria rivestita dall’elemento religioso, che nonostante il patrocinio della Cei è sovrastato da quello laico nell’allestimento dei Centri.
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