Il live action di Biancaneve il 20 marzo sarà disponibile nelle sale, ma sono già nate le prime polemiche. Infatti il 15 marzo c’è stata la prima negli Usa ma è stata blindatissima: non è stato permesso l’accesso ai giornalisti. Ciò per via delle frazioni presenti tra le due attrici protagoniste Rachel Zegler (Biancaneve) e Gal Gadot (la strega cattiva): infatti la prima è pro Palestina, mentre la seconda è israeliana. Ci sono state delle voci in merito a presunti liti tra le due attrici sia dietro le quinte durante le riprese sia agli Oscar, nel backstage.
Biancaneve: le polemiche tra le attrici protagoniste
Tra le varie polemiche sorte intorno al live action di Biancaneve quella che risalta di più è la discussione tra le due protagoniste. Rachel Zegler è colombiana ma ha da sempre espresso le sue idee politiche sia contro Trump sia pro Palestina. Invece Gal Gadot è israeliana e non ha mai negato di essere a favore del suo Stato di appartenenza. Dunque sin dall’inizio il binomio non è sembrato vincente. Nonostante il risultato finale possa essere andato bene, si dice che spesso le due abbiano avuto discussioni, di natura politica, dietro le quinte.
Leggi Anche
Agli Oscar hanno mostrato a tutti una certa unione, ma in realtà si percepiva l’aria tesa: sembra proprio che tra la coppia di attrici ci sia un forte astio che ora stanno cercando di mettere da parte per promuovere il film.
Biancaneve: la polemica su un film adattato ai nostri tempi
Il live action ha voluto rendere più moderna la storia (forse stravolgendola). Se gli spettatori penseranno di vedere una Biancaneve che aspetta che il principe la baci e la salvi, non sarà così. Gli sceneggiatori hanno garantito che la storia è stata adattata ai tempi moderni e quindi come focus principale ci sarà l’indipendenza femminile: una donna che scopre se stessa senza avere per forza un uomo accanto a sé.
Un’altra polemica riguarda la presenza dei nani. Forse per non offendere la categoria, sono stati realizzati come dei mostri magici, attraverso gli effetti visivi artificiali. Ma ciò, in realtà, ha offeso la minoranza. Infatti molti nani sostengono che in questo modo è stata data loro una possibilità lavorativa in meno.
Biancaneve: prima a porte chiuse
Gli sceneggiatori di Biancaneve avevano pensato di fare un qualcosa di moderno, di cambiare una delle storie più vecchie dell’umanità che però ha fatto, sin da piccoli, sognare. Per adattarla ai tempi si è ricorsi ad escamotage che potrebbero sembrare esagerati o fuori luogo.
Proprio per evitare ulteriori critiche si è quindi deciso di trasmettere la prima del film a porte chiuse, tenendo lontano i giornalisti che avrebbero potuto mettere in difficoltà gli attori protagonisti. Ma dal 20 marzo il film sarà disponibile nelle sale e da quel momento gli sceneggiatori e il cast non potranno più scappare dalle eventuali critiche.
© Riproduzione riservata