La Regione Umbria torna nuovamente al centro dell’interesse internazionale, grazie al prestigioso riconoscimento che da Nuova Delhi ha raggiunto le strutture storiche di irrigazione e drenaggio della Cascata delle Marmore, del Conservone Monte Pacciano, dello Sportone di Maderno-Bevagna e del Fiume Clitumno; queste sono state riconosciute ufficialmente come opere idrauliche patrimonio dell’umanità dalla Commissione Internazionale Irrigazione e Drenaggio (ICID). Quest’ultima è un’organizzazione non governativa fondata nel 1950 da dodici fondatori, tra cui l’Italia, oggi composta da 63 Paesi membri e finalizzata allo svolgimento di attività tecniche e scientifiche per migliorare la gestione delle risorse idriche mondiali.
Un successo senza precedenti, se si considera che fino a questo momento la commissione ICID ha riconosciuto solo altre quattro opere “idrauliche” italiane nel suo elenco, di fatto donando ad esse importanza ed opportunità senza precedenti. Lo ha chiarito Francesco Fioretti, fondatore del Museo Hydra a Marmore e dell’Ecomuseo Terre di Hydra nella bassa Valnerina, Piediluco e Cascata delle Marmore, sottolineando come “non sia trascurabile l’impatto che la connotazione internazionale del riconoscimento, essendo la sede operativa dell’ICID a Nuova Delhi, garantirà a questi siti“.
Leggi Anche
Un’attenzione che da nazionale, vista l’importanza ambientale e pratica delle quattro strutture candidate ed elette, diventerà presto globale. A rendere ancora più prestigioso il riconoscimento vi è la consapevolezza di averlo ricevuto mentre la presidenza dell’ICID è affidata ad un nome italiano, il Dottor Marco Arcieri, eletto nel 2023.
“Il riconoscimento dell’ICID comporta una serie di conseguenze incredibilmente positive nei riguardi dei siti attenzionati – ha proseguito Francesco Fioretti – in particolare per quanto concerne la valorizzazione di siti che presentano finalità relative al benessere ambientale e umano, essendo queste opere di bonifica e di distribuzione idrica, ovvero costruzioni con funzioni estremamente concrete che riguardano la vita quotidiana dei cittadini italiani“. Inoltre, l’inserimento nell’elenco delle strutture di irrigazione ICID Heritage significa per esse un mantenimento dello status quo, che garantisce aggiornamenti e sostituzioni con strutture più efficienti per un migliore utilizzo dell’acqua.
“L’inserimento nell’elenco permetterà poi di sviluppare attività di tipo turistico e di comunicazione, come accade con i siti Unesco, che diventano meta di turisti in ogni parte del mondo“, ha voluto specificare Francesco Fioretti, sottolineando quindi la necessità di far seguire a questo riconoscimento un importante attività di comunicazione, in quanto risulta fondamentale “cogliere l’occasione per comunicare l’argomento in maniera adeguata“.
In questo senso, quindi, il prossimo passo da compere sarà l’organizzazione di un convegno, previsto tra febbraio e marzo 2025, insieme al Consorzio Tevere-Nera al fine di presentare l’iniziativa, anche con la partecipazione, non ancora certa del Comune di Terni e di Enel, che opera sul territorio su questi argomenti. Il prossimo autunno è invece previsto il ritiro ufficiale del riconoscimento al Congresso di Kuala Lumpur, uno dei Tre Territori Federali della Malesia.
Umbria, le opere riconosciute dall’ICID
Il riconoscimento dell’ICID è giunto a seguito del lavoro svolto dal Prof. Ing. Lucio Ubertini che, all’inizio del 2024, ha proposto la candidatura di queste strutture storiche di irrigazione e drenaggio realizzate in Umbria, permettendo quindi la predisposizione della documentazione necessaria per la richiesta. La Commissione Internazionale Irrigazione e Drenaggio ha quindi comunicato l’ufficiale inserimento di queste opere alla 9th Asian Regional Conference Irrigation&Drainage – 75th IEC Meeting, che si è svolto a Sydney, in Australia, dal 1 al 7 Settembre.
L’ICID ha quindi inserito nel suo elenco quattro opere di fondamentale importanza storica all’interno del suo elenco. La Cascata delle Marmore, situata vicino alla città di Terni nella Regione Umbria, è stata costruita nel 271 a.C. dal console romano Curius Dentatus che ordinò la costruzione di un canale – la Fossa Curiana – per deviare le acque stagnanti del Velino verso il Nera, deviando il corso del fiume e formando la Cascata delle Marmore.
Il Conservone Monte Pacciano, situato o vicino alla città di Perugia nella Regione Umbria, è un serbatoio della capacità di circa 6.000 metri cubi, che è parte di un antico acquedotto medioevale i cui compiti erano alimentare la Fonte di
Piazza, oggi nota come la Fontana Maggiore, di Perugia e fornire acqua sia per uso agricolo, per piccoli appezzamenti di terreno destinati alla produzione di frutti e vegetali, che rifornire i tanti fontanili lungo il percorso che lo collegava alla Fontana Maggiore.
Lo Sportone di Maderno, situato vicino alla città di Bevagna nella Regione Umbria, concepito e realizzato in tempi diversi dal 1600 al 1635 per permettere lo scolo delle “acque basse” del bacino Clitunno Alveolo, in quelle “alte” del bacino Marroggia Teverone Timia e per alimentare due mulini ad acqua siti nel comune di Bevagna e il Fiume Clitumno, situato vicino alla città di Spoleto nella Regione Umbria.
© Riproduzione riservata