La possibilità che in Italia si torni a produrre energia grazie agli impianti nucleari, così come la presenza di impianti dismessi ma ancora da gestire adeguatamente, ha convinto Forza Italia a presentare un emendamento al dl Ambiente, i cui termini per le proposte di modifica sono scaduti la scorsa settimana. Il partito di Antonio Tajani ha quindi deciso di sfruttare l’occasione per presentare una proposta riguardante la stipula di accordi per l’incenerimento e stoccaggio dei rifiuti radioattivi all’estero.
In questo senso, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) e i soggetti gestori dei singoli depositi di rifiuti radioattivi, potranno stipulare un Accordo di acquisto di capacità produttiva (AA-CP) con impianti di trattamento termico di rifiuti radioattivi situati all’estero, dopo essersi confrontati con l’Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione).
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Il ruolo di Sogin nella proposta di Forza Italia
Gli esponenti forzisti avrebbero deciso di presentare un emendamento al fine di “garantire il trattamento dei rifiuti radioattivi secondo criteri di sicurezza ed economicità“, così da supportare il Paese nel complesso compito della gestione dei rifiuti radioattivi e permettendo che questi ultimi vengano lavorati in impianti di trattamento termico situati all’estero. La proposta riguarderebbe “il trattamento dei rifiuti giacenti e di futura produzione, sia istituzionali che derivanti da attività non energetiche“.
In questo senso, si rivelerebbe fondamentale il lavoro di Sogin, che potrà usufruire degli impianti non situati sul territorio italiano per lo smaltimento dei rifiuti generati dalle operazioni portate avanti negli impianti nucleari. Nel prossimo futuro, la società dovrà occuparsi dello smaltimento dei rifiuti generati dalla gestione dei boilers della centrale nucleare di Latina, di cui è già stata prevista la destinazione in una Stazione di trattamento materiali già realizzata.
Forza Italia ha poi deciso di presentare un ulteriore proposta di modifica al dl Flussi, chiedendo che vengano inseriti tra i progetti prioritari in sede di valutazione ambientale anche i nuovi impianti di accumulo idroelettrico mediante pompaggio puro, che prevedono l’aumento dei volumi di acqua immagazzinabili, grazie al ripristino delle condizioni di normale esercizio degli invasi esistenti.
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