In un momento storico in cui l’Italia sta lavorando al fine di rilanciare il settore dell’energia nucleare, con l’obiettivo di inserirlo all’interno del nuovo mix energetico necessario a diminuire il caro bollette e a sostenere il settore industriale italiano, l’amministratore delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, ha ribadito nel corso della trasmissione radiofonica Zapping, su RaiRadio1, la sicurezza e le opportunità che questo tipo di centrali, di nuova generazione e ben diverse da quelle del passato, potrebbero garantire all’Italia.
L’Ad ha infatti sottolineato le competenze e le capacità che la Società Italiana Gestione Impianti Nucleari ha mantenuto nel corso di questi decenni, in cui l’energia nucleare in Italia non è più stata utilizzata. Sogin è stata in grado di mantenere un livello simile di abilità proprio per i processi di decommissioning che sono stati ad essa affidati.
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Come ha spiegato Artizzu, “quando si spegne un impianto si stacca la turbina che produce energia elettrica ma la parte nucleare si continua a gestire come prima“. Proprio per questo, i dipendenti di Sogin sono in grado di mantenere le loro competenze a livelli piuttosto alti. In tal senso, l’Ad ha chiarito che nel contesto del rilancio del settore nucleare, “le competenze andranno formate per le nuove tecnologie“, ma in ogni caso “per ripartire i tecnici ci sono“.
Artizzu ha poi sottolineato che nel mondo esistono aziende italiane che lavorano per il nucleare estero, ma allo stesso tempo sul nostro territorio “c’è anche una buona parte della filiera per la ricerca della fusione nucleare“. Si tratta, quindi, di tutti elementi che concorrono a favore di un rilancio efficiente e sicuro del nuovo nucleare. Da sottolineare, inoltre, la consapevolezza che questo settore “è una filiera autonoma che non toglie investimenti a nessuno” e che al contempo è parte del mix energetico insieme alle rinnovabili.
In aggiunta, come più volte messo in evidenza da Sogin, “i reattori di nuova generazione saranno ancora più sicuri, ma quelli di terza generazione già lo sono“. In questo senso, Artizzu ha affermato che il nucleare è considerata la fonte energetica più sicura insieme al fotovoltaico e che il tema dei rifiuti nucleari è spesso affrontato in modo erroneo solamente per produrre “propaganda negativa“.
L’amministratore delegato ha infatti sottolineato che la Società Gestione Impianti Nucleari “sa perfettamente come gestirli, nonostante l’iper regolamentazione del settore, fatta per garantire la sicurezza, rallenti il processo per sua natura già complesso“. La burocrazia, infatti, da un lato aumenterebbe i tempi dello smantellamento dei siti e dall’altro ridurrebbe la sicurezza complessiva, che invece Sogin vorrebbe aumentare.
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