A Milano è iniziata oggi la 75esima edizione dell’International Astronautical Congress (Iac), il principale appuntamento internazionale nel settore spaziale, che durerà fino al 18 ottobre. L’evento è stato organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale (Iaf) insieme all’Associazione italiana per l’Aeronautica e l’Astronautica (Aidaa), all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e a Leonardo.
Tra le figure istituzionali italiane presenti all’apertura del congresso c’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il prefetto della città Claudio Sgaraglia.
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Iac 2024 a Milano
Lo Iac torna in Italia dopo 12 anni, dall’edizione del 2012 a Napoli. Quest’anno gli obiettivi saranno comprendere i cambiamenti climatici, fornire gli strumenti giusti per gestire le risorse e controllare lo stato di salute del pianeta. Quindi lo spazio verrà analizzato nella prospettiva della sostenibilità.
Clay Mowry, presidente dell’Iaf ha aperto il congresso definendolo “il più grande raduno di professionisti dello spazio mai realizzato nella storia“: sono infatti presenti oltre 11.000 partecipanti, 30 viaggiatori dello spazio e ci sarà “il primo Global Space Leaders Summit” con più di 60 capi e leader di agenzie spaziali del mondo. Mowry ha dichiarato che le tematiche centrali di questa edizione sono la sostenibilità nello spazio e la cooperazione internazionale e ha sottolineato la possibilità di vedere dal vivo un campione dell’asteroide Bennu e un campione della Luna.
Presentando l’evento l’Iaf ha dichiarato che lo scopo è quello di cercare di “promuovere un futuro in cui le applicazioni e i servizi spaziali contribuiscano a migliorare la vita di tutti sul pianeta Terra“, perché “le capacità spaziali ci permettono di comprendere meglio il nostro clima, di adattarci alle mutevoli realtà ambientali e di scoprire nuovi percorsi per vivere in equilibrio con la nostra casa”.
Il presidente dell’Asi Teodoro Valente ha sottolineato come questa edizione sia destinata a battere tutti i record, perché è la più grande di sempre. “I numeri che la contraddistinguono ci mostrano una partecipazione a diversi livelli e una notorietà assoluta rispetto alle precedenti”, ha aggiunto. Questi risultati si sono potuti raggiungere grazie alla “massiccia macchina organizzativa per la quale il sistema Paese ha lavorato in sinergia. Il lavoro congiunto con Iaf, Aidaa e Leonardo è stato eccellente”. Ma soprattutto questo evento per Valente porterà all’attenzione l’importanza e i benefici delle evoluzioni nel settore spaziale.
In agenda sono previsti diversi appuntamenti in cui parteciperanno le istituzioni e le industrie del mondo impegnate in campo spaziale, e in cui si potrà avere un quadro più chiaro degli sviluppi delle attività spaziali. L’obiettivo è quello di capire i migliori strumenti per poter contrastare i cambiamenti climatici, gestire le risorse e gettare le basi per un’economia sostenibile. Si cercherà di comprendere come l’industria, compresa quella non spaziale, stia guardando all’esplorazione della Luna. Ci sarà inoltre la presentazione di Lunar City, la prima piattaforma di metaverso dedicata allo spazio e si parlerà anche di robotica per lo spazio. Infine verranno presentati anche alcuni risultati di importanti missioni europee nel campo dell’astrofisica.
Iac, l’intervento del ministro Urso
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega per lo Spazio, Adolfo Urso, nella cerimonia inaugurale dell’Iac 2024, ha sottolineato l’importanza della cooperazione multilaterale in ambito spaziale “per affrontare le sfide globali”. Questa “deve coinvolgere anche il mondo dell’impresa e della ricerca, che sono motore di innovazione”. Parlando del focus dell’evento, ovvero la sostenibilità nello spazio, il ministro ha affermato che non è solo uno slogan, ma un vero e proprio programma pratico che prevede numerosi impegni e è fondato “su valori come l’equità e l’inclusività e di uso dello spazio per scopi pacifici”.
Per il ministro è necessaria una regolamentazione multilaterale e nazionale che abbia l’obiettivo di garantire sicurezza, sostenibilità e sviluppo e ribadisca che “lo spazio extra-atmosferico” deve restare “patrimonio dell’umanità”. Questa regolamentazione deve fare da guida allo sviluppo sostenibile del Pianeta “per garantire prosperità e sicurezza alle nuove generazioni”. Per Urso questo evento deve rendere più forte la collaborazione, “aprendo nuove prospettive di dialogo in cui lo spazio continui a essere un elemento potente di crescita, innovazione e cooperazione per l’intera umanità. Oggi vi è più bisogno che mai”.
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