Da Terni a Porto, Hydra protagonista tra i Musei dell’Acqua

La 5ª Conferenza Internazionale della Rete Globale dei Musei dell'Acqua: ‘Città d'Acqua. Pace e Prosperità attraverso l'Educazione alla Sostenibilità Idrica’ si è svolta a Porto in Portogallo, con la presenza del Museo Hydra di Terni, il cui direttore, Alessandro Capati, ha chiarito le particolarità e soprattutto le risorse che un territorio come quello circostante la Cascata delle Marmore offre all'Italia e all'umanità intera

Redazione
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Il Museo HYDRA di Terni ha preso parte alla Conferenza Internazionale di Porto, in Portogallo, con l’intervento del direttore Alessandro Capati che ha presentato le peculiarità del territorio in cui si insedia la struttura, con particolare attenzione alla Cascata delle Marmore, esempio unico e millenario del rapporto tra umanità ed ambiente. Un intervento che ha suscitando la meraviglia e l’ammirazione dei partecipanti, a testimonianza dello straordinario valore che l’Italia e l’Umbria nello specifico hanno l’onore e l’onere di custodire.

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Inoltre, la conferenza è stata l’occasione per annunciare i nuovi obiettivi del Museo, come l’Ecomuseo Terre di Hydra ed il Contratto di Fiume del Basso Nera, che lo rendono un esempio di progettualità anche all’interno del contesto internazionale del network. Un altro fattore di pregio messo in risalto riguardante il museo di HYDRA e la zona della Valnerina, si esprime nella loro propensione all’outdoor education. “Diverse scuole hanno già potuto sperimentare queste pratiche di autentica educazione esperenziale: La Cascata delle Marmore è ben predisposta all’ospitare attività a stretto contatto con la natura – ha sottolineato il direttore Capati – L’utilizzo di strumenti quali la water education e i portali digitali, sono la chiave che permette di essere all’avanguardia nell’orizzonte internazionale”.

L’unicità della Cascata delle Marmore risiede anche nella sua gestione. “La possibilità di poter decidere e coordinare l’apertura e la chiusura della cascata è un valore aggiunto perché dietro questo atto si nasconde un intero mondo che riguarda la gestione antropica della risorsa. Si tratta di una doppia responsabilità proprio perché la gestiamo noi” ha infatti sostenuto Alessandro Capati, ponendo l’accento su quello che è stato il tema riguardante il rapporto della persona con la risorsa idrica.

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La locandina della 5ª Conferenza Internazionale della Rete Globale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET)

Nel corso della 5ª Conferenza Internazionale della Rete Globale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET), che è un’iniziativa di punta dell’UNESCO-IHP in quanto si tratta di una risorsa condivisa dall’umanità, è stato sottolineato come l’acqua sia una forza di pace e prosperità. Oggi questo elemento richiede un’attenzione particolare, poiché trascende confini nazionali e culturali. In questi tempi di tumulto, con conflitti, inondazioni e siccità aggravati dalle variazioni climatiche, i musei dell’acqua in tutto il mondo riconnettono le persone alla risorsa idrica per arricchire la vita umana.

Difatti, rimane fondamentale quella che è la cooperazione nel settore idrico per ridurre i conflitti, in quanto l’acqua si presenta come una forza di pace. La conferenza, organizzata a Porto, in Portogallo, dal 9 all’11 ottobre da “Aguas e Energia do Porto“, ha affrontato il tema di come costruire la pace attraverso l’educazione alla sostenibilità idrica.

Saremo in grado di agire e ridurre i conflitti in modo pienamente coerente con la natura e l’umanità? La sfida idrica che la società affronta implica che la nostra società, spesso antropocentrica, debba essere bilanciata con una più centrata sulla natura. Sviluppo, natura e cultura dovrebbero andare di pari passo per promuovere una cooperazione saggia nel campo dell’acqua e migliorare il benessere e i mezzi di sussistenza di tutte le persone. Infatti, la cooperazione è alla base dell’implementazione di successo degli SDGs.

Non solo il ruolo mediatore dell’acqua nei conflitti, ma anche la necessità di migliorare la mappatura del nostro prezioso patrimonio idrico è stato al centro delle discussioni. Attualmente, molte risorse idriche e i relativi patrimoni (sia visibili che non visibili) vengono distrutti e sovrasfruttati. Poiché non poniamo più l’acqua al centro della nostra vita, è cruciale comprendere meglio tutti i patrimoni legati all’acqua per rimodellare le percezioni e sottolinearne l’importanza ecologica e culturale.

Oltre 100 musei dell’acqua affiliati a WAMU-NET in più di 40 Paesi contribuiscono quotidianamente a una migliore gestione dell’acqua a livello mondiale. Attraverso i suoi membri, WAMU-NET coinvolge persone di tutte le età per sottolineare l’importanza di proteggere e ripristinare le risorse idriche come fiumi, laghi e zone umide. I musei sono attivi attraverso mostre, attività educative, condivisione di conoscenze ed esposizioni in alcuni dei principali eventi e fiere internazionali.

www.watermuseums.net

La prossima conferenza di WAMU-NET sarà ospitata dal Memoriale Internazionale dell’Acqua (MINA), attualmente in costruzione a Brasilia, Brasile.

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