L’11 agosto si è svolta allo Stade de France la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024, un’edizione che ha fatto molto parlare di sé per numerose vicende, riguardanti in qualche caso anche il team di atleti azzurri. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha deciso di tirare le somme di questi Giochi olimpici e regalare onori alla squadra azzurra, che si è impegnata come sempre per portare la propria Nazione sul podio.
Il Presidente ha espresso tutte parole positive nella conferenza stampa di chiusura per le 40 medaglie, di cui 12 ori, conquistate dall’Italia. Lo stesso numero di medaglie guadagnate nell’edizione di Tokyo del 2020 ma con due ori in più rispetto al Giappone. Malagò ha quindi assegnato come voto complessivo 8,5 per l’impegno messo dagli atleti del team italiano.
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La spedizione azzurra alle Olimpiadi di Parigi
Il Presidente ha elogiato la spedizione azzurra per l’impegno messo in campo nelle competizioni, celebrando anche i 20 quarti posti. Questi risultati avrebbero confermato l’elevata preparazione degli atleti, potendo l’Italia vantare di essere il Paese con più finalisti. In particolare Malagò ha evidenziato il ruolo importante che hanno avuto le donne in questa edizione dei Giochi rispetto agli atleti uomini, visto che le atlete hanno conquistato 7 ori sui 12 totali.
Il Presidente del Coni ha poi celebrato la storica vittoria della nazionale di pallavolo femminile e il loro immenso impegno che le ha portate ad interrompere l’attesa ventennale per una medaglia d’oro di squadra.
Il futuro al Coni
Malagò ha inoltre dichiarato il suo punto di vista riguardo al suo futuro al Coni in previsione della scadenza del suo contratto, il 30 maggio del 2025. Il Presidente ha espresso le sue perplessità soprattutto in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e per questo ha voluto sottolineare l’immenso impegno e preparazione che questo ruolo richiede, considerando inoltre che il Presidente è colui che inaugura l’apertura dei giochi.
Malagò ha voluto porre l’accento anche sulla scelta ponderata nell’elezione del suo successore, da cui dipenderà il successo dei giochi. Non ha nascosto la sua disapprovazione per le dichiarazioni del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che in un’intervista ha suggerito la fine del suo ciclo al Coni.
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