Verona, il vescovo e la lettera: «Polemica trascinata dai media»

Redazione
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Il vescovo uscente della città veneta commenta la controversia della lettera inviata ai fedeli durante la campagna elettorale, in cui si incitava implicitamente a votare la destra. La replica del sindaco Tommasi: «La Chiesa ha le sue regole, noi amministriamo» 

Monsignor Giuseppe Zenti, vescovo uscente della città di Verona, commenta le polemiche nate negli ultimi giorni. Il religioso durante la campagna elettorale aveva, infatti, inviato ai suoi fedeli di diocesi una lettera con la quale esortava a votare per chiunque sostenesse «la famiglia voluta da Dio, e non alterata dall’ideologia del gender»: un invito a preferire lo schieramento di centrodestra. 

«Sono stati i media che hanno trascinato la questione in polemica. Molte sono fuori luogo e sono state del tutto falsificate, io non sono entrato nella questione elettorale, io ho parlato con i miei preti, i miei familiari», dice Zenti. 

Successivamente, il vescovo di Verona torna sulla vicenda del professore di religione, Marco Campedelli, licenziato dal liceo Maffei per aver criticato le sue parole: «In questo momento non è in comunione con me, lo ha detto apertamente e mi dispiace da morire perché è un prete a cui voglio bene e a cui ho sempre voluto bene e non ho capito cosa sia successo». 

Non arretra sulla questione monsignor Zenti, che continua: «Don Marco Campedelli è un mio prete, per lui prego molto perché vorrei che fosse un bravo prete. Ogni insegnante di religione, come è noto, ha un incarico annuale. Chi non è in comunione con il vescovo non può essere insegnante per l’anno successivo». 

«Chiedo a voi dei media che lo aiutiate a rientrare in se stesso e avere buon senso. Perché volete trascinarmi in queste polemiche che dentro di me hanno fatto male da morire. Non ho voglia di polemiche vorrei parlare con un po’ di ragionevolezza», conclude il vescovo uscente. 

La replica di Tommasi

Smorza la polemica il neosindaco Damiano Tommasi che sulla vicenda della lettera ai fedeli  inviata dal monsignor Zenti replica: «Come ho detto all’inizio della polemica che era nata durante la campagna elettorale, il Vescovo e la chiesa hanno le loro regole, le loro gerarchie e le loro responsabilità. A noi non resta che guidare la città e far convivere tutte le realtà che sulla città sono presenti».

Al posto di Zenti, che ha abbandonato l’incarico lo scorso 7 marzo dopo aver compiuto 75 anni, sale alla diocesi di Verona monsignor Domenico Pompili, che lascia la guida di Rieti e che per molti anni è stato il portavoce della Conferenza Episcopale Italiana. 

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