Parigi, l’innovazione di Kimsooja: fare arte senza opere

L’innovazione è voler fare arte senza opere attraverso l’unione di molti mondi e universi

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Noi siamo della stessa sostanza delle stelle. Il loro modo di manifestarsi le rende così lontane ma così vicine da costituire lo stesso infinito che ci circonda e che fa parte di noi, dando luogo ad una fusione di universi. Sono queste le intenzioni della mostra istallata a Parigi “Le monde comme il va” presso la Bourse de Commerce della Collezione Pinault allo spazio di Tadao Ando, dove sono esposte le opere di un’artista coreana Kimsooja. L’innovazione e la particolarità che si è voluta creare è voler fare arte senza opere attraverso l’unione di molti mondi e universi. 

La realtà pronta a cambiare prospettiva

Attraverso un grande specchio posto sul pavimento al centro della rotonda del museo, l’artista coreana pone la realtà in un aspetto visionario, pronto a cambiare prospettiva. In questo modo la cupola si specchia per diventare un abisso portando il visitatore in un viaggio all’interno. Nel lontano profondo. Con l’invisibile è riuscita a creare un’esperienza portando lo spettatore ad immergersi nell’arte come protagonista. Creando come risultato finale, in modo sublime, l’effetto “to Breathe constellation” .

Il piano superiore 

Il viaggio continua al piano superiore dove è possibile trovare delle opere della Collezione Pinault che riescono a trasformare la visione che si ha del presente. L’intero progetto, “Le monde comme il va” accoglie una farmacia targata Damien Hirst e il gigantesco Ballon Dog di Jeff Koons, come una preziosa serie di Christopher Wool e le foto di Wolfgang Tillmans rivolto al Concorde. Per ritornare al passato una parte della mostra, forse quella più suggestiva, è dedicata ai fantasmi del passato.

Costituita con l’opera di Maurizio Cattelan con il suo Him o il suo Piccolo Hitler inginocchiato. Inevitabilmente il ruolo dell’arte è proprio quello di uno specchio. Attraverso le opere l’artista vuole far risuonare qualcosa in noi. Riportando lo spettatore in un viaggio introspettivo che gli evoca degli eventi collegati ad un vissuto o ad un passato. Perché alla fine, è proprio questo che conta nella vita, quella capacità di emozionarsi e perché no, far emozionare, proprio come Kimsooja. 

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