Ismail Haniyeh è morto per mano di Israele, che credeva di aver decapitato una delle più temibili organizzazioni terroristiche al mondo. In pochi giorni però, dopo aver seppellito la precedente guida ed aver giurato vendetta allo Stato ebraico per l’uccisione del leader e di altri esponenti dell’organizzazione, Hamas si è riorganizzata ed è tornata efficace e preoccupante nel giro di poche ore. Se ieri pomeriggio sembrava certo che il nuovo leader fosse Muhammad Ismail Darwish, finora capo del Consiglio della Shura e tesoriere dell’organizzazione, in tarda serata Hamas ha annunciato il nuovo e unico leader: Yayha Sinwar.
Un uomo che da dieci mesi si nasconde nei tunnel sotterranei gestiti da Hamas, che complotta contro lo Stato di Israele, terra dove lui stesso è stato detenuto e dove gli venne salvata la vita dopo la diagnosi di un cancro al cervello. Un leader che si vocifera essere spietato, meno diplomatico e più aggressivo, il cui unico mantra è quello della Jihad e non quello del potere politico. Da ieri in Palestina è iniziata una nuova era e a quasi un anno dall’inizio del conflitto Israele si trova nuovamente all’inizio, con un nuovo obiettivo da colpire e diversi fronti da tenere sotto controllo.
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L’Idf, però, non ha dubbi. Subito dopo la notizia dell’elezione del nuovo leader dell’organizzazione terroristica, Israele ha giurato di uccidere anche lui, sostenendo che l’unico posto per Sinwar sarebbe accanto a tutti coloro che sono morti per mano dello Stato ebraico. Se Israele pensava di aver sferrato il colpo più duro, Hamas ha dimostrato di non volersi arrendere facilmente e di voler proseguire il conflitto ancora a lungo.
Israele: “Il nuovo obiettivo è eliminare rapidamente Sinwar“
Se Hamas ha dimostrato di sapersi riorganizzare velocemente, anche Israele non è da meno. Subito dopo l’annuncio della salita al potere di Yahya Sinwar, lo Stato ebraico ha annunciato che il nuovo obiettivo da perseguire è proprio quello di “eliminare rapidamente“ il nuovo capo di Hamas. “La nomina dell’arciterrorista Yahya Sinwar alla guida di Hamas, in sostituzione di Ismail Haniyeh, è una ragione in più per eliminarlo rapidamente e cancellare dalla carta questa ignobile organizzazione” ha dichiarato il ministro degli Esteri di Israele Israel Katz.
I motivi dietro la scelta di Yahya Sinwar
La proclamazione di Yahya Sinwar a nuovo capo politico di Hamas ha voluto essere da parte di Hamas un “forte messaggio di resistenza” verso Israele. La scelta del terrorista ha dimostrato che Hamas non era solo legata ad Haniyeh ma che la struttura è più complessa e in quanto tale è più difficile da sradicare. Inoltre, sembrerebbe che Israele abbia in qualche modo messo a capo dell’organizzazione un uomo più spietato e senza scrupoli di quello precedente.
Lo confermerebbero diverse persone che sarebbero entrate in contatto con lui negli ultimi anni, tutte israeliane. L’esperto di Medio Oriente, Michal Milshtein ha sostenuto che “con la morte di Haniyeh, Sinwar è l’uomo che veramente comanda nella Striscia. Lui disprezzava Haniyeh perché era tra quelli in giacca e cravatta, senza esperienza militare, che non hanno sofferto in prigione come lui e non capiscono che la visione è la Jihad, non i progetti politici“. Quindi, la morte di Haniyeh avrebbero reso la vita di Sinwar più semplice, permettendogli di essere a capo di un’organizzazione che ora potrà manovrare come vuole.
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