Beppe Grillo, isolamento e crisi nel M5S: Conte propone di cambiare nome e logo

Grillo è preoccupato anche per il futuro finanziario. I 300.000 euro annui che riceve per le consulenze potrebbero non essere più garantiti. I suoi fedelissimi, ora attratti dal terzo mandato, sembrano meno leali

Redazione
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Beppe Grillo sta attraversando il periodo più difficile della sua carriera politica. L’uomo che un tempo si vantava di risolvere ogni controversia con un post sul blog, ora si trova incapace di governare gli eventi. Il fondatore del Movimento 5 Stelle è ora isolato e disorientato, osservando la sua creatura cambiare radicalmente sotto la guida di Giuseppe Conte.

Grillo isolato a Marina di Bibbona

La situazione attuale è ben più complessa rispetto alla scissione di Luigi Di Maio, che abbandonò il Movimento con un gruppo di fedelissimi per sostenere il governo Draghi. Oggi, Grillo si confronta con quello che sembra essere lo spettro di una resa dei conti finale. Isolato nella sua casa a Marina di Bibbona, Grillo lamenta la mancanza di comprensione per le mosse di Conte, che sembra procedere senza consultarlo, nonostante Grillo sia formalmente il Garante del Movimento.

Il ruolo di Conte

Conte sta sfidando i principi fondamentali del Movimento 5 Stelle, proponendo cambiamenti significativi come la revisione del limite dei due mandati, il logo e il nome del partito. Questi cambiamenti sono già visibili con il passaggio dalla “democrazia diretta” alla “democrazia partecipativa e deliberativa”, supportata ora dalla società Avventura Urbana, e non più dalla piattaforma Rousseau.

Il conflitto legale

Lo scontro tra Grillo e Conte potrebbe culminare in una diatriba legale. Conte, infatti, si è assicurato che il logo del Movimento appartenga all’associazione di cui è presidente. Tuttavia, Grillo rivendica la proprietà del nome M5S, ritenendo che senza il suo consenso nulla possa essere modificato. Questo stallo giuridico potrebbe portare a una scissione o, più probabilmente, a un addio in massa, dato che Conte sembra avere il supporto dei gruppi parlamentari.

Le preoccupazioni di Grillo

Grillo è preoccupato anche per il futuro finanziario. I 300.000 euro annui che riceve per le consulenze potrebbero non essere più garantiti. I suoi fedelissimi, ora attratti dal terzo mandato, sembrano meno leali. In questo clima, Grillo, grande appassionato della letteratura sudamericana, si sente come Osvaldo Soriano: “triste, solitario y final”.

Il sorteggio e il futuro del M5S

Una novità assoluta nel Movimento è l’introduzione del sorteggio per la selezione dei delegati. La società torinese Avventura Urbana gestirà il processo, permettendo a iscritti e non iscritti di proporre modifiche al regolamento via web. Saranno poi sorteggiati 300 delegati per approfondire i temi proposti. Tuttavia, non tutti sono convinti di questo metodo e c’è una certa resistenza tra i parlamentari, alcuni dei quali avrebbero voluto far parte della cerchia dei delegati.

Il futuro del Movimento 5 Stelle sembra incerto, con una leadership in evoluzione e un fondatore che lotta per mantenere la sua influenza. Quello che una volta era un movimento compatto sotto la guida di Grillo, oggi rischia di frammentarsi ulteriormente sotto le nuove direttive di Conte.

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